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Taranto, lavoro a rischio: «Dobbiamo difendere i dipendenti dei contact center»

 
Redazione online

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Taranto, lavoro a rischio: «Dobbiamo difendere i dipendenti dei contact center»

La presa di posizione di Usb: «Il passaggio al mercato libero crea preoccupazioni per il futuro occupazionale di centinaia di lavoratori»

Martedì 19 Dicembre 2023, 14:13

TARANTO - «Oggi pomeriggio si terrà a Bari il comitato per il monitoraggio delle situazioni di crisi con la presenza delle aziende appaltatrici dei servizi per l’energia del mercato tutelato (oltre a Covisian, Network Contacts e System House) e delle organizzazioni sindacali. Noi, faremo di tutto affinché le istituzioni, le imprese appaltatrici, ma anche l'azienda committente (Enel) assumano impegni concreti per la salvaguardia di tutti i posti di lavoro». Lo dichiara l’Usb di Taranto in merito alla vertenza di centinaia di lavoratori dei contact center che, dopo il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero dei fornitori di energia, vedono a rischio il loro futuro occupazionale.

«Se all’esito della riunione - avverte l’Usb - non verranno date soluzioni alle legittime rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori sulla difesa dei posti di lavoro e dei propri diritti, avvieremo la mobilitazione, proclamando sciopero per l'intero turno di domani a sostegno del presidio che si terrà davanti alla Prefettura di Taranto a partire dalle ore 9.30».

L'obiettivo è di «ottenere nello stesso giorno - conclude l'organizzazione sindacale - l’incontro con il prefetto, già da tempo e con urgenza richiesto. Chiediamo ai parlamentari ionici che hanno mostrato interesse per la vicenda, di essere presenti al presidio e rinnoviamo la richiesta al prefetto di Taranto di farsi portavoce delle istanze dei lavoratori del territorio con i rappresentanti dei ministeri competenti».

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