Sabato 06 Settembre 2025 | 11:39

La procura accende i fari su igiene e sicurezza nella Cittadella di Taranto

 
Francesco Casula

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Francesco Casula

La procura accende i fari su igiene e sicurezza alla Cittadella di Taranto

Ieri i controlli di vigili del fuoco, Spesal e carabinieri del Nas nella struttura di Paolo VI

Sabato 02 Dicembre 2023, 12:49

12:50

TARANTO - Vigili del fuoco, tecnici dello Spesal e carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazioni: un vero e proprio blitz quello avvenuto ieri mattina alla Cittadella della carità su ordine del pubblico ministero Antonio Natale che inviato gli investigatori per documentare le condizioni di sicurezza e igiene in cui si trovano gli ospiti e i lavoratori della struttura.

Un nuovo fascicolo d’inchiesta che al momento non conta indagati: si tratta infatti di un’attività che la procura ha fatto partire dopo aver ricevuto una serie di informazioni sulle quali è necessario effettuare una serie di approfondimenti per valutare se ci siano o meno notizie di reato. Ed è con queste finalità che ieri gli specialisti inviati dal pm Natale hanno controllato l’intera struttura: l’obiettivo è quello di valutare se tutte le norme di sicurezza e non solo sono state rispettate dopo un lungo periodo di crisi economica che nei giorni scorsi ha spinto il vescovo di Taranto, Ciro Miniero, a scegliere un player tecnico per rilanciare le attività avviate decenni fa da monsignor Guglielmo Motolese.

La guida della chiesa tarantina ha infatti optato per l’Istituto Neurologico del Mediterraneo Neuromed di Pozzilli (Isernia), guidato dall’imprenditore ed eurodeputato di Forza Italia Aldo Patriciello, una delle maggiori realtà scientifiche del Centro-Sud Italia e già proprietario a Taranto delle case di cura Santa Rita e San Camillo, rispetto alle altre due offerte ricevute.

In una nota, la Curia, ha infatti comunicato che «le linee guida di riferimento per la decisione finale sono state la continuità aziendale con il mantenimento della mission proveniente dal fondatore, l’indimenticato pastore monsignor Guglielmo Motolese, la salvaguardia dei posti di lavoro e il rilancio più generale della struttura, perché la Cittadella possa tornare a offrire ai pazienti un servizio sanitario efficiente e di qualità. Nei prossimi giorni - si legge ancora - gli organismi competenti saranno impegnati per dare esecuzione alla decisione assunta».

La comunicazione alla stampa, inoltre, ricordava che «Monsignor Miniero ha iniziato il proprio ministero episcopale presso l’arcidiocesi di Taranto il 22 luglio 2023» consapevole «delle proprie responsabilità» e «ha preso a cuore la vicenda della Cittadella della Carità, la cui situazione critica è a tutti nota, pur a fronte delle enormi potenzialità che essa possiede». Miniero quindi ha individuato il partner che consentirà di avviare il nuovo corso di gestione della struttura su cui ora però si allungano nuove ombre.

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