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Taranto, permessi retribuiti negati, vinto il ricorso

 
toghe, avvocati

Pronuncia favorevole per i dipendenti di un supermercato

Lunedì 23 Ottobre 2023, 14:09

BRINDISI - Sin dall’assunzione, non avevano mai goduto dei permessi retribuiti, previsti dalla contrattazione collettiva. Il Giudice del Lavoro, Giulia Viesti, ha accolto la tesi di alcuni dipendenti della Megagest srl, società proprietaria e gerente dei supermercati Dok, che avevano presentato un ricorso tramite il legale dell’Usb Mario Soggia». Ora gli stessi lavoratori godranno per il futuro delle 72 ore annue di permessi retribuiti e, coloro che hanno portato avanti la causa, hanno diritto ad un indennizzo economico per i permessi passati mai concessi, che va dai 3000 ai 4000 euro ciascuno.

L’Usb riferisce che la società si è difesa «adducendo la tesi secondo cui gli stessi lavoratori avevano goduto di pause lavorative di 15 minuti giornaliere che l’azienda riteneva sostituissero i permessi retribuiti». Il Giudice del Lavoro ha invece accolto la tesi dei lavoratori, secondo cui «i permessi retribuiti/Rol non sono assolutamente sostituibili o assorbibili da eventuali pause dal lavoro, in quanto le pause intermedie dal lavoro hanno natura, funzione e caratteristiche diverse dai permessi retribuiti».

Come si legge nella sentenza «Attraverso i Rol si persegue il duplice obiettivo di favorire l’occupazione e, al tempo stesso, di ridurre l’orario di lavoro, riconoscendo ai dipendenti maggior tempo libero da dedicare ai propri interessi personali e alle esigenze familiari. Diverse dai Rol sono invece le pause». Secondo l’Usb «è pacifico che le pause di cui si discute sono quelle intermedie trascorse all’interno dell’azienda, da godere nei momenti di minor afflusso della clientela e previo assenso del responsabile dell’esercizio».

Secondo Angela Lafratta, del coordinamento provinciale Usb Taranto, «questa vittoria rappresenta un punto di partenza in un settore che è puntualmente esposto al mancato riconoscimento di alcuni diritti. Fondamentale è stata la fiducia che i lavoratori hanno riposto nel nostro sindacato, e che con determinazione, accanto a tutta l’organizzazione e con il prezioso supporto dell’ufficio legale, hanno portato avanti questa azione».

«Con il dispositivo della sentenza - ha commentato l’avv. Mario Soggia - si riconosce finalmente un diritto negato ai lavoratori dei supermercati Dok, come quello dei permessi retribuiti, che il contratto collettivo ha previsto in loro favore ma che non veniva effettivamente erogato. Si tratta della possibilità da parte del lavoratore di usufruire di alcune ore di lavoro per svolgere attività afferenti i propri interessi personali o esigenze familiari, senza perdere la retribuzione e consiste in una riduzione dell’orario che si trasforma in tempo libero da trascorrere lontano dal luogo di lavoro».

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