TARANTO - Si è chiusa a Taranto la tre giorni dell’edizione zero di Mediterraneo Slow, la manifestazione organizzata dal Comune in collaborazione con Slow Food Italia e Slow Food Puglia e la partecipazione della Regione Puglia. Migliaia di persone hanno affollato la Rotonda del Lungomare con il mercato della terra e del mare, animato da 70 produttori dei Presìdi e delle comunità Slow Food pugliesi, le conferenze e i forum, gli show cooking con i cuochi dell’Alleanza Slow Food, le degustazioni e le attività per bambini. Un’edizione realizzata in particolare grazie al supporto dell’assessorato allo Sviluppo economico, Promozione territoriale, Innovazione del Comune che segna un’ulteriore tappa nel dialogo avviato a partire dal 2018 con Slow Food Puglia e Slow Food Italia.
La diversità e l’umanità sono anche il fil rouge che ci ha accompagnati al Parco Lulù, un’area giochi per i bambini e le famiglie inaugurata pochi mesi fa nel quartiere Tamburi, poco distante dell’Ilva. Proprio qui è stata realizzata anche una piccola biblioteca e Slow Food ha raccolto l'invito di Legalitria (un progetto nazionale che promuove la lettura in contesti difficili) e ha inserito nell’ambito di Mediterraneo Slow una tappa in questo rione per donare al parco i libri per ragazzi pubblicati da Slow Food Editore. «La risposta dei cittadini e l’interesse da loro mostrato verso le produzioni sostenibili e di qualità - ha commentato il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci - hanno aumentato la consapevolezza di quanto siano necessari eventi come Mediterraneo Slow. Portabandiera di questa attitudine è già, e lo sarà ancora, la nostra cozza nera, presidio che abbiamo conquistato con impegno e fatica e che consegniamo a produttori e comunità affinché vi si possa costruire intorno il racconto della nuova Taranto».