CRISPIANO - A quest’ora avrebbe dovuto trovarsi nella sua nuova casa, protetto e coccolato. Invece per ora non c’è una seconda possibilità per Max, il randagio che lo scorso agosto sarebbe stato oggetto di violenze da parte di un gruppo di ragazzini a Crispiano.
Il meticcio simil lupo di un anno per cui era stata trovata una famiglia a Monza, infatti, resterà in Puglia, a seguito di una comunicazione delle guardie zoofile lombarde, che ne hanno bloccato l’adozione a 48 ore dalla partenza.
A darne notizia è Nadia Todisco, presidente dell’associazione La casa di Luna odv che insieme alle altre volontarie si era occupata del recupero di Max, del suo stallo con relative cure, della castrazione e della ricerca di una sistemazione, in quanto, dopo l’accaduto, il cucciolo non sarebbe potuto ritornare per strada.
La famiglia lombarda, già proprietaria di due cani, un pappagallino e delle galline, era stata scelta fra le 170 che si erano candidate per l’adozione grazie all’aiuto di un volontario accreditato del posto, che l’aveva ritenuta idonea dopo la procedura di pre-affido di routine. E invece, appena due giorni prima della partenza con la staffetta, l’associazione è stata contattata dalle guardie zoofile dell’Oipa di Bergamo ed informata «che sulla famiglia pende una segnalazione anonima e che il cane non può partire».
Nadia Todisco precisa che ovviamente tale segnalazione è «tutta da verificare», ma intanto Max non può raggiungere Monza, per cui, si deve ricominciare tutto daccapo. Da qui l’appello affinché qualcuno si faccia avanti (per info: 388.1741146). Intanto l'adottante ha deciso di intervenire con un post sulla pagina dell'associazione La casa di Luna, respingendo al mittente le accuse. «Purtroppo a causa di una segnalazione anonima (e già il termine la dice lunga) Max è rimasto dove è stato sino ad oggi, nelle braccia di donne meravigliose e amorevoli che cercano ogni giorno di dare amore e una casa ai pelosi che non attendono altro».
Ribadendo il proprio desiderio di accogliere Max nella propria famiglia, la signora ha affermato di non comprendere le motivazioni di quanto accaduto, avendo la coscienza pulita. Poi, ha garantito che seguirebbe con attenzione il cane, che tra l'altro avrebbe a disposizione ampi spazi. E ha concluso, affermando che farà «l’impossibile per giungere a capo di questa cosa», augurando comunque a Max di poter vivere una vita felice, anche nel caso in cui non dovesse arrivare nella sua casa. Nadia Todisco, dopo aver spiegato di aver voluto dare voce alla mancata adottante ha comunque precisato che le segnalazioni devono essere verificate e che sino all’esito di tale verifica Max non potrà partire. Anche se si riserva di «andare a fondo» su questa storia.