TARANTO - Nel maggio del 2021, Arpa Puglia, Aress e Asl Taranto inviarono al Ministero della Transizione Ecologica e per conoscenza al sindaco Melucci, alla Commissione AIA, all’Ispra, all’Istituto Superiore di Sanità, ad Acciaierie Italia e ai commissari di Ilva in As il rapporto di valutazione del danno sanitario sullo stabilimento siderurgico di Taranto, concludendo in maniera tranchant le valutazioni relative ad uno scenario emissivo correlato alla produzione di 6 milioni di tonnellate all’anno di acciaio, che è poi quello attualmente autorizzato, ovvero attestando «la permanenza di un rischio sanitario residuo non accettabile relativo ad uno scenario di produzione di 6 milioni di tonnellate all’anno di acciaio».

Piano industriale cercasi. Bruno (Arpa): «Nessuna novità per la decarbonizzazione»
Sabato 29 Luglio 2023, 08:05
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