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Taranto, shopping col bancomat trovato nella Vespa rubata: due arresti

 
Redazione online

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Taranto, 32enne minaccia il suicidio e di far esplodere la sua auto con una bomba: salvato dalla polizia

La polizia li ha bloccati in centro. In tasca uno custodiva la chiave del lucchetto con cui aveva assicurato lo scooter in via Blandamura

Lunedì 24 Luglio 2023, 11:20

TARANTO - Rubano una Vespa con dentro il portafoglio ma vengono intercettati e arrestati. La polizia di Taranto ha arrestato un 35enne e un 26enne, già noti alle forze dell'ordine. 

Tutto si è svolto nell'arco di poche ore, più esattamente quando un uomo si è presentato nel pomeriggio in questura per denunciare il furto del suo scooter.

Nel pomeriggio - ha spiegato - dopo aver fatto rientro a casa e parcheggiato lo scooter nel cortile, a
distanza di qualche aveva ricevuto l’alert della sua banca per degli acquisti effettuati in tempo reale con la sua carta bancomat.

Insospettito è sceso per strada accorgendosi solo in quel momento del furto del motociclo e del portafogli dimenticato nel vano portaoggetti. Da qui l'avvio delle indagini, con l'ascolto degli esercenti dei negozi di alimentari nei quali erano stati effettuati gli acquisti con il bancomat rubato. 
la descrizione li ha portati subito ai due, già noti per simili reati.

Le ricerche sono durate qualche ora. In tarda serata i due sono stati rintracciati mentre percorrevano a piedi una via del centro cittadino e, messi alle strette non hanno potuto far altro che ammettere le loro responsabilità per il furto della Vespa e per gli acquisti fatti.

La Vespa è stata poi recuperata in via Blandamura dove era stata nascosta e assicurata con una catena alla ruota posteriore, la cui chiave era stata recuperata poco prima durante la perquisizione dei due presunti ladri.

I documenti rubati non sono stati recuperati. Come dichiarato dagli autori del furto, erano stati gettati in un cassonetto per la raccolta dei rifiuti che era già stato svuotato.

Dagli accertamenti è emerso che il 26enne era destinatario della misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, mentre il 35enne era sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

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