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Manduria, la Bradanico-Salentina ferma da 50 anni: chieste risposte al Governo

 
Cosimo Lanzo

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Cosimo Lanzo

Manduria, la Bradanico-Salentina ferma da 50 anni: chieste risposte al Governo

Il sindaco Gregorio Pecoraro ha parlato delle condizioni delle strade al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini

Lunedì 12 Giugno 2023, 12:47

MANDURIA - «Se non sarà il Governo a darci delle informazioni chiederemo un incontro a Emiliano per bussare alle porte dell’Anas». Il sindaco di Manduria Gregorio Pecoraro è deciso a rimettere la Bradanico-Salentina al centro della discussione sulle opere necessarie allo sviluppo del territorio, un’infrastruttura che la provincia di Taranto attende da cinquant’anni e su cui il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha ironizzato nel Forum Masseria organizzato da Bruno Vespa, definendola come «prioritaria rispetto al ponte sullo Stretto di Messina». Una battuta certo, che tuttavia non nasconde il profondo malumore che i cittadini vivono in questa porzione del territorio jonico e rispolvera le responsabilità almeno trentennali della politica locale, incapace di imporre tale opera nell’agenda dei vari governi al potere.

«Il progetto originario è del 1975 e prevedeva che da Monteroni (Lecce, ndr) si passasse da Manduria, poi Massafra, Matera e terminasse a Candela - spiega il sindaco di Manduria alla Gazzetta - mentre oggi abbiamo un progetto terminato solo sul tratto che va da Manduria a San Pancrazio. Da fonti Anas, a luglio scorso, avevamo avuto rassicurazioni che era da appaltare il lotto Manduria-Monteparano, che serve per collegare l’arteria alla Strada Statale 7 Taranto-Brindisi. Realizzare questa bretella sarebbe già un importante passo avanti perché tutti i turisti che viaggiano in auto provengono da quella superstrada e potrebbero raggiungere il nostro territorio».

Al momento restano ancora diversi lotti da finanziare e la realizzazione della Bradanico-Salentina è tutt’altro che terminata. «Il ministro Salvini era inavvicinabile per via dei numerosi giornalisti al seguito - sottolinea il sindaco di Manduria Pecoraro - ma per noi è più importante che con il presidente Emiliano si possa avere un appuntamento con Anas a Bari, per capire che fine ha fatto questo appalto». Lo scorso dicembre il governo Meloni ha sbloccato dieci milioni di euro per permettere la gara d’appalto del terzo lotto, il tratto che va da San Marzano di San Giuseppe a Manduria per un costo totale di circa 35 milioni di euro. Alla Gazzetta risulta che la gara europea è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre scorso e l’apertura delle buste sia stata effettuata il 16 febbraio, mentre nell’allegato alla Gazzetta Ufficiale del 18 maggio l’opera per il governo è entrata tra quelle da terminare entro il 31 dicembre 2025 e da affidare all’impresa entro il 30 giugno prossimo. La Bradanico-Salentina, così come la Regionale 8 e la Tangenziale Sud di Taranto, possono giovare dell’orizzonte politico del governo: «Meloni ha spiegato che grazie alla stabilità politica in Parlamento lavora su tutta la legislatura ed ha ragione, perché è così che facciamo noi sindaci, passo dopo passo si raggiungono gli obiettivi», rimarca Gregorio Pecoraro. Infine Manduria nei prossimi anni, anche grazie all’attivismo di Bruno Vespa, conterà su un palcoscenico di non poco conto e il sindaco di Manduria è conscio della sua rilevanza: «Forum Masseria è una vetrina importante perché le istanze degli amministratori possono arrivare direttamente al governo. Ben vengano questi eventi».

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