Sabato 06 Settembre 2025 | 02:37

Radici a Palagianello, cuore napoletano: la favola di Mario che spopola sul web

 
Dario Benedetto

Reporter:

Dario Benedetto

Radici a Palagianello, cuore napoletano: la favola di Mario che spopola sul web

La passione sfegatata del 43enne adottato dalla tifoseria partenopea e il sogno coronato del terzo scudetto. Conosciuto come “U Tarantin” ha fatto realizzare un grande striscione che campeggia al “Maradona”

Sabato 13 Maggio 2023, 11:49

16:09

PALAGIANELLO - Da Palagianello a Napoli con il tricolore cucito sul petto. Spopola sul web la favola di Mario Carriero, quarantatreenne palagianellese e tifoso sfegatato dei partenopei, assoluto protagonista di una settimana che difficilmente dimenticherà.

Il Napoli di Osimhen e Kvaratskhelia ha da poco conquistato il terzo scudetto della sua storia calcistica e a Fuorigrotta, nel quartier generale dei festeggiamenti, c’era anche lui con il suo striscione “Palagianello figlio di Napoli” esposto all’esterno dello stadio “Diego Armando Maradona”, proprio sotto alla targa che onora la memoria del Pibe de Oro. Ma facciamo un passo indietro: Mario Carriero, operaio addetto ai mezzi meccanici di banchina, marito di Cinzia e padre di tre figli di 16, 8 e 4 anni, per via della sua straripante passione calcistica frequenta spesso Napoli e gli spalti dello stadio “Maradona”. Da tutti è conosciuto come “U Tarantin” «perché la maggior parte dei napoletani non riesce mai a ricordare e a pronunciare correttamente il nome di Palagianello» ci ha spiegato. Da qui il genio, l’idea nata per onorare un paese che l’ha formato e che porta nel cuore al pari di Napoli, la sua seconda casa: in occasione della fase cruciale del campionato di Serie A, con il Napoli già in odore di scudetto, Mario ha fatto realizzare un enorme striscione plastificato per promuovere il nome di Palagianello durante i festeggiamenti. Col benestare del tifo organizzato, lo striscione è stato affisso lo scorso 30 aprile, prima del match clou tra Napoli e Salernitana. «Da quel giorno è ancora lì - ha assicurato il super tifoso - e chiunque può andare a vederlo. Penso di andare a riprenderlo entro fine mese, magari in concomitanza dell’ultima gara in programma, il big match tra Napoli e Inter. Con questo gesto simbolico - ha spiegato Mario Carriero - ho voluto mettere al centro della mia gioia i due paesi che amo. Del resto, ho sempre amato Napoli e i napoletani al pari di Palagianello: in Campania mi trattano come un figlio e ogni volta mi fanno sentire a casa, per questo non potevo tollerare che i miei amici napoletani non riuscissero a ricordare il nome esatto di Palagianello».

Chiamasi promozione del territorio e per farlo Mario ha scelto proprio la settimana in cui Fuorigrotta ha ospitato circa 2 milioni di persone in occasione dei festeggiamenti. «Sono schiavo di questa “malattia” - ha ammesso - perciò non ci ho pensato su due volte e sono partito alla volta di Napoli con mia moglie e i miei tre figli. Insieme abbiamo vissuto 4 giorni intensi di festeggiamenti tra fuochi pirotecnici, bandiere, musica e tante risate. Molti mi hanno dato del pazzo ma ero certo dell’accoglienza dei napoletani: tutto si è svolto in armonia e senza alcun tipo di esagerazione. I miei tre figli, specialmente i più piccini, si sono divertiti tantissimo e non dimenticheranno mai quei giorni di vacanza». Smaltita la smania da scudetto, Mario riporterà il suo striscione a Palagianello, sognando già nuove “imprese”: «Penso di metterlo in terrazza ed esporlo per tutta l’estate. Per la prossima stagione calcistica, invece, l’obiettivo è già stato fissato: tornerà all’ombra del Vesuvio, sotto il cielo stellato di una magica notte di Champions League».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)