TARANTO - Sale la tensione (e molto pure) all’Amiu. Domani e martedì, tutte le segreterie aziendali sindacali hanno indetto delle assemblee generali aperte ai dipendenti della società d’igiene del Comune di Taranto. Secondo i rappresentanti dei lavoratori infatti, l’azienda non avrebbe ancora corrisposto gli stipendi del mese di aprile che, normalmente, avrebbero dovuto essere pagati entro lo scorso 30 aprile. Eppure, la copertura finanziaria ci sarebbe considerato che, nei giorni scorsi, il Municipio ha anticipato lo stanziamento in favore della stessa Amiu delle somme occorrenti per saldare le retribuzioni (850mila euro). Secondo, invece, fonti vicine all’azienda, i bonifici sarebbero stati effettuati e i soldi arriverebbero tra domani e martedì.
In altre parole, secondo l’azienda guidata da Mancarelli, si tratterebbe di un disguido tecnico. Probabilmente sarà così, ma (dal canto loro) le organizzazioni sindacali tengono il punto. E, infatti, confermano la convocazione delle due assemblee generali (dalle 10 alle 12 di lunedì e martedì) che, evidentemente, salteranno solo e soltanto quando i dipendenti di Kyma Ambiente riceveranno materialmente i soldi relativi allo stipendio di aprile sui propri conti correnti bancari.
Intanto, da quel che risulta alla Gazzetta, l’Amministrazione comunale di Taranto avrebbe chiesto ad un avvocato di Bari esperto in Diritto amministrativo di rilasciare al Municipio un parere pro veritate. Che, probabilmente, potrebbe essere utile alla giunta Melucci e alla maggioranza di centrosinistra rispetto al documento con cui, la settimana scorsa, il collegio dei Revisori dei conti ha respinto la proposta di delibera con cui il Municipio aveva dato all’Amiu un prestito di 2,5 milioni di euro. Sul punto, su questo punto, martedì, ci sarà una riunione della coalizione progressista che governa Palazzo di Città. E sempre su questo (il «semaforo rosso» acceso dai Revisori), l’altro ieri, la presidente del Collegio sindacale di Kyma Ambiente ha controdedotto alle osservazioni avanzate dai controllori contabili del Municipio.
Di certo, quella che si apre lunedì sarà una settimana decisiva per le sorti dell’azienda d’igiene urbana del Comune di Taranto. Se giovedì prossimo, in occasione del Consiglio comunale, non dovesse essere approvata la delibera con il prestito di 2,5 milioni di euro, la società avrebbe seri (anzi, serissimi) problemi di liquidità. E a quel punto, il Municipio dovrebbe necessariamente varare una strategia d’uscita dalla crisi che potrebbe avere anche risvolti o esiti clamorosi. La speranza è che la situazione, complessa, si risolva entro le prossime settimane anche perché, in caso contrario, sarebbe difficile gestire in piena estate le eventuali proteste dei dipendenti con la con la relativa mancanza della raccolta dei rifiuti dai cassonetti.