CASTELLANETA - Questa sarà senza dubbio una Pasqua diversa per Nella Borracci, forse la prima tra le mura domestiche dopo quarant’anni di onorato servizio tra sala operatoria e reparto di Chirurgia. Per lei, infermiera professionista dell’ospedale San Pio è arrivato il malinconico momento di un meritato pensionamento. La storica caposala della struttura complessa di Chirurgia generale ha timbrato per l’ultima volta martedì 4 aprile e ha riposto per sempre il suo tesserino di riconoscimento.
Lei, sessantaseienne di origini palagianellesi, che quasi mai ha avuto bisogno di mostrarlo perché, colonna portante del nosocomio castellanetano, da sempre è conosciuta e stimata da tutti. Ha amato il suo lavoro e ha insegnato ad amarlo a tutti i suoi colleghi, medici compresi. È stata l’ago della bilancia di un intero reparto che negli anni ha coordinato con premura e ha sempre difeso con le unghie e con i denti, anche nei momenti di maggiore ed oggettiva difficoltà. Ha sottratto tempo alla sua famiglia, ai suoi affetti più cari, mostrandosi leader silenziosa e porto sicuro per i sofferenti. Colma di comprensione, amore, dedizione ma anche empatia, capacità di ascolto, professionalità, gentilezza ed umiltà.
«Grazie per non averci mai assecondato, per ogni volta che hai avuto una bella parola per noi e per essere riuscita a ristabilire sempre gli equilibri in reparto» sono state le parole del dottor Angelo Santo Pepe, direttore della struttura complessa di Chirurgia Generale. «Ci hai trasmesso – ha aggiunto il primario - valori che grazie a te oggi fanno parte di noi. Hai sempre avvertito le sofferenze negli occhi dei nostri pazienti e ci hai mostrato il metodo per farli mutare in grandi sorrisi. Sei stata esigente e ci hai insegnato che per essere veri professionisti bisogna prima di ogni cosa essere umani, sensibili e generosi verso il prossimo. Ci hai insegnato che non basta studiare solo le malattie ma anche le persone per regalare loro un po’ di pace e serenità».
Nella Borracci per l’ospedale San Pio di Castellaneta è stata tutto questo. Chiunque abbia avuto a che fare con lei da oggi sentirà la mancanza della sua dolce autorevolezza. Chi la conosce bene e fino in fondo, invece, sa che difficilmente riuscirà a resistere relegata in casa nella sua nuova veste da arzilla pensionata. Adesso però è davvero troppo presto per pensare ad un clamoroso ritorno in pista: Nonna Nella si godrà i suoi tre nipotini, dedicherà un po’ di tempo a sé stessa e poi chissà. Avrà davvero il coraggio di sbarazzarsi per sempre del suo amato camice bianco?