TARANTO - Comune, aumenta la tassa sui rifiuti. La proposta di delibera definita dalla direzione Entrate e Servizi, che l’altro ieri è stata depositata in commissione Bilancio, conferma l’anticipazione pubblicata dalla Gazzetta lo scorso 16 febbraio. Si tratto, salvo modifiche in fase di approvazione da parte del Consiglio comunale di Taranto, di un lieve incremento che oscilla in media tra l’1,8 e il 2 per cento rispetto al 2022. E questo, del resto, in virtù dell’aumento del costo del servizio che è passato dai 44,5 milioni di euro dell’anno scorso ai 45,4 del 2023.
Si tratta, peraltro, di cifre già avallate nella scorsa primavera dall’Agenzia regionale per i rifiuti (Ager) che emette una certificazione biennale e non più annuale così come avveniva in passato. E, quindi, in base alla legge istitutiva della tassa sui rifiuti, i proventi della Tari devono coprire il 100 per cento del costo del servizio stesso. Per questo, è necessario ritoccare le tariffe. Almeno questa è l’indicazione dell’ufficio competente (e proponente), poi l’ultima parola spetterà al Consiglio comunale. Sottolineata la variazione percentuale, in termini assoluti, la’umento oscilla (in media sui 10 euro scarsi) almeno per quel che riguarda alcune tipologie di famiglie.
E allora, quest’anno, quanto pagheranno i contribuenti tarantini? Assumendo come riferimento un appartamento di 100 metri quadrati, secondo i calcolati elaborati dal nostro giornale in base alle tariffe riportate nella proposta di delibera, chi vive da solo dovrà sborsare 228 euro; chi è in coppia dovrà, invece, pagare 348,80 euro; un nucleo familiare, composto da 3 persone, sempre assumendo come riferimento un’abitazione di 100 metri quadrati, dovrebbe ricevere una tassa sui rifiuti di 425,20 euro mentre chi fa parte di un nucleo di quattro persone dovrebbe corrispondere nelle casse comunali circa 500 euro e, infine, una famiglia con 5 componenti dovrebbe pagare una tassa di 611,60 euro.
Sin qui, le stime e le simulazioni sui pagamenti. Ma quando si dovrà pagare? La tassa potrà essere pagata in quattro rate oppure in un’unica soluzione poco prima che scada la terza rata. In particolare, sempre salvo modifiche da parte della massima assise cittadina, la Tari potrà essere pagata rispettando le seguenti scadenze: 31 marzo; 30 giugno; 29 settembre e 29 dicembre (che verrà determinata poi a conguaglio).
Per quel che riguarda, invece, infine, le cosiddette utenze non domestiche ovvero le attività commerciali ecco, di seguito, quanto pagheranno alcune categorie: uffici e studi professionali (13,80 euro a metro quadro); negozi di abbigliamento, cartolerie, ferramenta (12,53 euro a metro quadro); edicole, tabacchi (15,22); parrucchieri, barbieri ed estetiste (13,70); ristoranti, trattorie, pizzerie e pub (21,20 euro a metro quadro); bar, caffè, pasticcerie (18 euro a metro quadro); ortofrutta e pescherie (22,43) e banchi di mercato generi alimentari (20,95 euro a metro quadro).