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Sanità a Taranto: in un mese asportati 50 chili di sarcomi

 
Federica Marangio

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Federica Marangio

Sanità a Taranto: in un mese asportati 50 chili di sarcomi

Valeria Tonini, chirurga universitaria

Cinque interventi al «Santissima Annunziata», il più piccolo di ben 9 kg. La dottoressa Tonini: «Uno degli ultimi era così pesante che ho dovuto chiedere l’ausilio di un collega per dividerlo in due»

Domenica 29 Gennaio 2023, 13:13

TARANTO - Più di cinquanta chili di sarcoma asportati solo nel mese di gennaio. È questo il bilancio della dottoressa Valeria Tonini, chirurga universitaria proveniente dal Sant’Orsola di Bologna in anno sabbatico all’ospedale «Santissima Annunziata» di Taranto. Il più piccolo, di nove chili, è più grande di un’anguria. E la programmazione per i mesi a venire è molto fitta.

Punto di riferimento nel prestigioso policlinico bolognese per il trattamento chirurgico d’urgenza delle patologie oncologiche addominali, la dottoressa Tonini, riferendosi al sarcoma retroperitoneale, sostiene che «ciò che viene definito nella letteratura un tumore raro, qui è all’ordine del giorno». La Tonini, classe 1958, fa parte del team di Chirurgia coordinato dal dottor Maurizio Cervellera. Il suo arrivo a Taranto ha invertito la rotta, nel vero senso del termine, per tutti coloro i quali erano abituati a sottoporsi a interventi di questa portata, in ospedali del Nord. «La presenza di questa esperta – affermano con orgoglio alcuni dei suoi pazienti – ci fa sentire sicuri anche a casa. Non ci aspettavamo una ripresa così immediata».

La dottoressa Tonini, abituata a masse giganti, registra nel tarantino una percentuale elevata di questo tumore che «nascendo nel retroperitoneo, dietro la cavità addominale – spiega – spinge l’intestino in avanti senza comportare occlusione intestinale. I sintomi si manifestano tardivamente e la diagnosi di conseguenza avviene negli stadi avanzati». Un male che cresce subdolamente e che, una volta asportato, svuota subito l’addome. La dimensione eccessiva di queste masse impone procedure speciali per il trasporto del materiale biologico in anatomia patologica perché possa essere analizzato. Mancando i raccoglitori di smaltimento in grado di accogliere dieci chili e oltre, si compensa con i bidoni della spazzatura. «Uno degli ultimi – ha precisato la dottoressa Tonini – era così pesante che ho dovuto chiedere l’ausilio di un collega per dividerlo in due e quindi permettere in maniera più agevole il trasporto dall’anatomopatologo per le analisi».

L’universitaria ha posato lo sguardo sull’area di Taranto per concentrare studi e ricerche. «Sto ultimando un lavoro scientifico e ne condividerò presto i risultati. Il tarantino richiede uno studio approfondito anche per la presenza di aziende del settore siderurgico che hanno un significativo impatto sulla vita delle persone». Nell’attesa di conoscere i risultati di questo lavoro, è opportuna una riflessione sul numero di sarcomi che vengono trattati all’ospedale «Santissima Annunziata». Tra le caratteristiche della dottoressa Tonini che interviene in situazioni critiche, in cui i soggetti coinvolti sono distrutti anche dal punto di vista psicologico, la gentilezza e la disponibilità.

«Nel giro di meno di due settimane sono stato operato e rimandato a casa con una prospettiva di vita completamente diversa. Io che ero giunto in ospedale, temendo il peggio». Lo racconta con gioia e sollievo un paziente che, conclusa l’operazione con successo, ha fatto pervenire alla dottoressa Tonini un bigliettino per attestare la sua gratitudine per avergli salvato la vita. E i tanti come lui che affrontano questa dura prova, sentono che è stata concessa loro una seconda possibilità, quella della rinascita. Non è facile descrivere il terremoto emotivo con cui devono confrontarsi, ma «le parole delicate e gentili della dottoressa Tonini pronunciate con il suo accento bolognese mi trasmettono serenità, tanto che, negli attimi che precedono l’intervento, posso addormentarmi nella certezza che al risveglio sarà tutto passato».

«Per me è stata come una mamma, un angelo». Cosa potrebbe dire di più questo paziente, dimesso due giorni fa. «Taranto – conclude la Tonini - è una realtà professionale che mi sta arricchendo molto anche dal punto di vista umano. Sono felice di poter lavorare qui».

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