TARANTO - È iniziato il conto alla rovescia per la chiusura della campagna d’istruzione degli allievi del primo anno dell’Accademia navale di Livorno imbarcati sulla nave a vela Amerigo Vespucci.
La “crociera” estiva dei cadetti, futuri ufficiali della Marina Militare, si chiuderà - come da tradizione - nella città che della forza armata è capitale.
Il veliero in questi giorni è fermo a Trapani per una breve sosta, una delle ultime previste in questa campagna. Poi riprenderà il mare alla volta della bellissima isola di Malta, dove ormeggerà dal 27 al 30 agosto e infine, dirigerà la sua splendida prora verso il golfo di Taranto. L’arrivo previsto dell’unità navale è il 2 settembre quando il Vespucci farà capolino in Mar Grande ormeggiandosi sulla banchina del castello aragonese per raccogliere l’affetto dei tarantini.
A bordo quest’anno, la “pattuglia” degli allievi pugliesi è molto nutrita. Su 143, infatti, 33 sono i ragazzi nostri corregionali. La “famiglia” più numerosa tra questi, è quella dei tarantini. Proprio nelle ultime ore, a bordo della nave scuola della Marina, gli allievi hanno “battezzato” il loro corso dandogli un nome e un motto che li accompagnerà per i prossimi 4 anni di studio a Livorno.
La campagna d'istruzione 2022 dell'Amerigo Vespucci era cominciata ai primi di luglio a Livorno. La nave scuola della Marina Militare aveva salpato le ancore per un viaggio lungo il Mediterraneo che l’ha poi portata a toccare i porti di Palermo, Tunisi, Lisbona, Casablanca, Trapani. I prossimi saranno quelli di La Valletta, Manfredonia e Taranto, dove l'arrivo - come detto - è previsto il 3 settembre. A bordo ci sono complessivamente 143 allievi (di cui 13 stranieri provenienti da 6 nazioni estere) della prima classe che con questa campagna estiva concluderanno l’anno accademico.
Un battesimo del mare durante il quale i futuri ufficiali della Marina Militare si stanno cimentando in attività nautiche e marinaresche per completare la loro formazione etico-militare, nonché dimostrare il loro attaccamento all'istituzione, il senso del dovere e la capacità di lavorare in squadra.
Costruito dai cantieri navali di Castellamare di Stabia e varato il 22 febbraio 1931, l'Amerigo Vespucci, al comando del capitano di vascello Massimiliano Siragusa, è un tre alberi di 101 metri di lunghezza (compreso bompresso) da sempre impegnato nella formazione degli allievi ufficiali e nel ruolo di “ambasciatore” del nostro Paese.
“La nave più bella del mondo”, com'è chiamata, è vanto anche degli italiani che in migliaia le rendono omaggio visitandola durante le soste nei porti della Penisola. Correva l’anno 1962 quando il veliero incrociò in Mediterraneo la portaerei “USS Independence”. Gli americani, usando i segnali luminosi, chiesero a quella nave che sembrava uscita da un libro di avventure ottocentesco di identificarsi. “Nave scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana”, risposero dalla plancia. E da bordo della portaerei, grigia e imponente aggiunsero: “Siete la nave più bella del mondo”.