TARANTO - «La struttura Piano Dosatori del reparto Agglomerato si presenta del tutto fatiscente con il piano di calpestio che in alcuni punti è addirittura sollevato. All’usura degli impianti non manutenuti e quindi alla pericolosità, si aggiungono le condizioni igieniche assolutamente intollerabili, dal momento che le pulizie vengono ridotte all’osso e sono sottopagate». Lo sottolinea il coordinamento provinciale Usb di Taranto sostenendo che è "sempre più precaria la situazione all’interno dello stabilimento siderurgico Acciaierie d’Italia. E’ chiaro che si tratta di un complessivo stato di cose che rappresenta lo scenario tipico nel quale potrebbe essere facile ritrovarsi di fronte infortuni, anche gravi, se non addirittura mortali».
Tutto questo, denuncia l’Unione sindacale di base, «mentre lo Stato si affretta a stanziare ulteriori risorse (ancora un miliardo) che non verranno sicuramente utilizzate per elevare i livelli di sicurezza nei vari reparti, né per garantire occupazione, ma solo per continuare a mantenere in vita un malato terminale». L'Usb dice «no quindi al sistematico spreco di risorse pubbliche per sostenere una gestione inopportuna sotto ogni punto di vista; sì invece all’apertura di un tavolo di discussione su un accordo di programma che, coinvolgendo anche gli enti locali, permetta di ripensare lo sviluppo economico del territorio, mettendo in sicurezza posti di lavoro e vivibilità».