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A Taranto vaccini senza frontiere

 
Maristella Massari

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Maristella Massari

Vaccinazione profughi a Taranto

Vaccinazione profughi a Taranto

Il bilancio di «Fari», l’iniziativa della Asl dedicata agli stranieri. Sono 13.000 le dosi somministrate in sei mesi: il plauso del presidente Emiliano

Domenica 13 Marzo 2022, 17:01

TARANTO - La Asl di Taranto traccia il bilancio del progetto «Fari», l’assistenza sanitaria per i cittadini stranieri. Gli interventi di mediazione sono stati 6.000, 13.000 le dosi di vaccino somministrate. Il progetto «Fari», che è acronimo di formare, assistere, rispondere e includere, è realizzato da Asl Taranto con Brindisi e Lecce e l’Associazione Camera a Sud. Complessivamente sono stati 450 gli operatori Asl formati per la sanità rivolta agli stranieri.

Per 18 mesi sono stati impiegati 15 mediatori linguistici e interculturali (5 per ciascuna delle tre Asl interessate), che hanno effettuato complessivamente circa 6.000 interventi di mediazione in favore di circa 2.000 utenti stranieri, in 17 lingue. Durante il 2019 e nei primi del 2020, i mediatori sono anche intervenuti in occasione di sette sbarchi di navi Ong con cittadini stranieri presso l’hotspot di Taranto, affiancando la Croce Rossa Italiana nella fase di prima accoglienza e il personale del 118 nell’apposito capannone cui erano indirizzate le persone con vulnerabilità o con problematiche di tipo sanitario che necessitavano di assistenza.

In occasione degli sbarchi avvenuti dopo l’inizio della pandemia, le persone accolte hanno potuto fruire di visite infettivologiche, comprendenti anche test per il Covid-19. E a proposito di Covid, è da menzionare il servizio telefonico informativo sul Coronavirus in 21 lingue e la produzione di video informativi in 6 lingue, entrambi curati dai mediatori stessi, messi in atto nei primi mesi della pandemia. A partire dall’estate 2021, nell’arco di sei mesi, inoltre, nei sette hub vaccinali di Taranto e provincia sono state somministrate oltre 13.000 dosi a stranieri provenienti da 109 paesi di tutti i continenti (più alcuni apolidi), domiciliati non solo in provincia di Taranto, ma anche in altre province pugliesi e in altre regioni italiane. La nazionalità straniera più rappresentata è quella georgiana (con oltre 3.200 dosi somministrate), seguita da quelle rumena, nigeriana, albanese e gambiana.

«Il successo del progetto Fari – dichiara il direttore generale di Asl Taranto, Gregorio Colacicco – non può che renderci orgogliosi». «La Puglia si conferma una terra di ospitalità e di accoglienza – aggiunge il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – lo sono i cittadini e lo sono le istituzioni. Vogliamo garantire il diritto alla salute ai pugliesi e a coloro che provengono da altre aree, soprattutto se in condizioni di vulnerabilità».

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