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Maristella Massari
27 Novembre 2020
Omnia vincit amor, Covid compreso. Valdivia e Aldo sono due arzilli coniugi di Taranto. Messi insieme fanno quasi due secoli. Lei di anni ne ha 97, lui 100 festeggiati lo scorso ottobre con tanto di torta e candeline. Hanno incrociato sulla loro strada la bestia Covid e l’hanno domata alla loro maniera, con la pazienza di chi ne ha viste tante e la tenacia di chi, nonostante tutto, nella vita se l’è cavata sempre.
Quando è nato Aldo, nei “ruggenti anni ‘20”, la prima stazione radio con licenza commerciale iniziava a trasmettere in diretta i risultati delle elezioni presidenziali americane. Quel giorno, con lui, nascevano i mass media. Oggi la loro storia è venuta alla luce grazie ai social. Alessia, nipote della coppia, sul suo profilo Instagram ha raccontato in un lungo diario quotidiano, il sentimento di impotenza di fronte alla malattia dei nonni. La coppia sta insieme da più di 70 anni. Ha attraversato una guerra mondiale e un’altra pandemia. Nati entrambi sotto il segno della Spagnola, hanno guardato in faccia un altro virus letale e lo hanno affrontato insieme, facendosi forza e dandosi a vicenda speranza. I due anziani sono rimasti in isolamento nella loro casa nel centro di Taranto per due settimane. Si sono fatti compagnia raccontandosi le storie della gioventù e bruciando i pomeriggi al telefono con i nipoti. La signora Valdivia, positiva e asintomatica, contagiata probabilmente dalla sua badante, dopo la diagnosi è stata costretta ad isolarsi con il marito. La coppia, all’inizio di questa storia, due settimane fa, è rimasta tra le quattro mura dell’appartamento senza nessun aiuto. La nipote ha passato ore sul pianerottolo di casa, comunicando con i nonni attraverso la porta.
L’immagine che ritrae Valdivia e Aldo è di una tenerezza disarmante. L’ha scattata la loro Alessia in una delle sue lunghe giornate d’attesa. La nonna indossa uno scialletto rosa sulle spalle e lui, Aldo maresciallo dell’Esercito nella campagna prima di Jugoslavia e poi di Russia, sopravvissuto alla guerra mondiale, una camicia di cotone sulla maglia della salute. Hanno lo stesso sguardo un po’ smarrito di un bimbo che non trova la mamma nella folla. Verrebbe voglia di abbracciarli. A portare amore e umanità nella loro casa, ci hanno pensato gli operatori dei Servizi sociali del Comune che hanno consegnato pasti caldi ogni giorno, nonostante la reticenza della signora Valdivia, e della cooperativa Nuova Luce che ha assistito gratuitamente marito e moglie per qualche ora al giorno. Il lieto fine a questa favola moderna cominciata nel secolo breve è arrivato ieri: negativi al tampone sia lei che lui e liberi di riabbracciare gli affetti più cari. Valdivia e Aldo oggi sono un simbolo dell’amore ai tempi del Covid. La loro storia serve a illuminare la lucina che vediamo ancora troppo fioca in fondo al tunnel. Quel legame profondo, che qualcuno chiama amore, fatto di rispetto e dedizione reciproca, è il farmaco che ha ridato ai coniugi di Taranto la speranza aiutandoli a guarire. E ha regalato a noi una lezione: uniti si vince e mai arrendersi, nemmeno se davanti a te hai più passato che futuro da raccontare.
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