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Taranto, crisi settore clementine: cambiamenti climatici hanno inciso sulla produzione

 
Redazione online

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Puglia, «drogato il mercato delle clementine: produttori in ginocchio». Cosa finisce sulle tavole?

La Cia Due Mari chiede alle istituzioni di promuovere il consumo di prodotto nazionale fresco

Mercoledì 25 Novembre 2020, 16:44

TARANTO - «Gravissimo stato di crisi del settore agrumicolo delle clementine nel golfo di Taranto": è quanto denuncia Cia agricoltori italiani Area «Due Mari» (Taranto-Brindisi), alla luce dei prezzi ritenuti "insostenibili» per gli agricoltori.

I cambiamenti climatici di quest’anno, spiegano Vito Rubino e Pietro De Padova, direttore e presidente, dell’associazione hanno inciso «sicuramente in modo negativo, portando a gravi ripercussioni sulla vendita e che hanno causato una percentuale di prodotto di piccole dimensioni non richiesto dal mercato con forti limitazioni nei consumi causati anche dalla pandemia da Covid 19, fattori certamente non prevedibili con gli strumenti a disposizione degli agricoltori».

Inoltre, aggiungono, «questo stato di emergenza di cose, vanno aggiunti altri fattori che continuano a determinare lo stato di perenne crisi del settore agrumicolo nella nostra zona e dell’intera Italia, questi si prevedibili poiché si trascinano da tanti anni a cui non si riesce a dare una risposta ne soluzione».

La Cia Due Mari chiede alle istituzioni di promuovere, «cosi come fanno all’estero di promuovere il consumo di prodotto nazionale fresco come fonte di economia circolare puntando sulla maggiore salubrità dei prodotti italiani. Purtroppo sui mercati in piena campagna agrumicola continua ad arrivare troppa merce che arriva dal Argentina, Cile, Sud Africa, per questo chiediamo ancora una volta il prezzo minimo garantito sotto cui non si può produrre». 

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