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Fabio Venere
25 Novembre 2020
TARANTO - Una «cerniera» che va rimessa a posto. Se è vero come è innegabile che Porta Napoli rappresenti il punto di collegamento, anche fisico e geografico per dir così, tra due lembi della città, allora si comprende più agevolmente quale possa essere l’obiettivo dell’Amministrazione comunale di Taranto.
Che, a partire dal 20 novembre scorso, ha lanciato un concorso di progettazione per la riqualificazione dei paesaggi urbani proprio di Porta Napoli. I professionisti, e le professioniste, interessate avranno tempo sino al 26 gennaio per presentare la propria domanda. Poi, entro fine maggio, ci sarà la graduatoria con i nomi dei primi classificati. In particolare, al primo tecnico piazzato andrà un premio di 25mila euro, al secondo di 10mila e di 5mila euro dal terzo al quinto classificatosi. Il vincitore (o la vincitrice) del concorso di idee dovrà considerare il premio ottenuto, in realtà, come se fosse un anticipo sulla parcella per la redazione del futuro progetto esecutivo.
Ad aprire la videoconferenza (stampa) è stato l’assessore all’Urbanistica, Ubaldo Occhinegro, a cui hanno fatto seguito le parole del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. Sul taccuino del cronista sono finiti gli interventi di: Cosimo Netti (dirigente della direzione Pianificazione urbanistica); Massimo Prontera, presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Taranto); Giovanni Patronelli e Angelo Micolucci, rispettivamente presidente e consigliere dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Taranto.
Al centro, dunque, c’è stato il concorso, organizzato da Comune e ordini professionali con il cofinanziamento della Regione Puglia, per riqualificare l’area urbana di Porta Napoli - Croce, identificata storicamente come area portuale e commerciale della città e zona di scambio delle merci e dei traffici, fortemente trasformata nel corso del ‘900 a causa dell’ampliamento del porto mercantile e delle aree ferroviarie e stradali.
E se il capo dell’Amministrazione comunale, nel suo breve intervento, ha sottolineato come queste iniziative siano finalizzate a raggiungere quello sviluppo sostenibile di cui, a Taranto, si parla da decenni, l’assessore Occhinegro (e successivamente Micolucci) hanno sottolineato come nell’area interessata dal concorso di idee ci sia «una molteplicità di attività e funzioni. Che, infatti, vanno dal terziario, alla logistica, al turismo, ai trasporti, al commercio, alla pesca. Per questo, si tratta di una parte del territorio davvero strategica non fosse altro per la presenza - ricorda l’ingegner Micolucci - di tutte le forme di trasporto disponibili». Chiaro il riferimento alla stazione ferroviaria, al terminal bus del Porto mercantile e alla futura area di scambio in località Croce. Sul punto, il dirigente Netti ammette che sulla questione c’è qualche criticità riveniente dal passato e che comunque è in via di definizione. S’inserisce l’assessore all’Urbanistica per ricordare che «è in corso un’interlocuzione con Rete ferroviaria italiana affinché si possa realizzare un collegamento tra la stazione e quest’area».
Porta Napoli, dunque. Netti, il dirigente comunale, interviene per auspicare che «i progettisti che si cimenteranno al concorso di idee abbiano carta bianca anche perché se si vincolassero troppo all’attuale Prg rischierebbero di esserne imprigionati visto che il Piano vigente prevede altre attività che non seguono l’indirizzo dato dall’Amministrazione».
Si parte, dunque, Insieme. Ordini professionali e Municipio al lavoro in questo concorso di idee in cui, per dirla con le parole del sindaco Melucci, bisogna «essere coraggiosi, innovativi».
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