TARANTO - «In queste ore stiamo definendo l'accordo con Arcelor Mittal per completare il progetto di investimento per l’Ex Ilva di Taranto», con un accordo di «partenariato pubblico privato» e un «piano articolato per rilanciare il cantiere Taranto». Lo dice il premier Giuseppe Conte alla presentazione del Rapporto Svimez 2020.
«Proprio in questi giorni stiamo definendo l’accordo con Arcelor Mittal per completare il progetto di investimento all’insegna di un partenariato pubblico-privato per l’Ex Ilva di Taranto. Sappiamo - sottolinea Conte - come quella comunità stia soffrendo. Insieme al ministro Provenzano stiamo offrendo un piano articolato per rilanciare il cantiere Taranto e, tra le varie iniziative varate nel segno di una transizione energetica, della mobilità, trasporto pubblico locale, ecologia, rispetto dell’ambiente, riqualificazione e riforestazione della città, riqualificazione del centro storico e del'arsenale, ci sarà un rilancio dell’Ex Ilva in direzione spiccata della transizione energetica. Ci vogliamo caratterizzare anche in questo: il progetto messo a punto con Arcelor Mittal va proprio in questa direzione», conclude.
LA PREOCCUPAZIONE DI MELUCCI - «Ci saremmo aspettati trasparenza, siamo delusi e preoccupati». Lo sottolinea il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci in merito alla trattativa tra Governo e ArcelorMittal per la definizione della nuova compagine societaria, che vedrà l’ingresso dello Stato tramite Invitalia. "Non conosciamo - aggiunge Melucci - alcun dettaglio dell’accordo che il Governo sta chiudendo con ArcelorMittal, la città non c'è. E se i termini sono quelli dell’intesa di marzo non sono sicuramente nell’interesse di Taranto».
I SINDACATI - «Abbiamo solamente intuito che lunedì prossimo, 30 novembre, probabilmente ci sarà la firma dell’accordo per l’ingresso di Invitalia e dello Stato nel capitale di ArcelorMittal. Questo dà continuità, questo permette di andare avanti, ma noi vogliamo risposte chiare sul piano industriale, su investimenti, su garanzie totali per l'occupazione senza esuberi e soprattutto su una sostenibilità ambientale con un nuovo patto con la città che va ricercato da parte di tutti». Lo sottolinea il segretario generale della Fim Cisl Roberto Benaglia, dopo l’incontro di oggi pomeriggio tra l'ad di ArcelorMittal, Lucia Morselli e le organizzazioni sindacali. Incontro che «non è stato risolutivo - precisa Benaglia - e non ha sciolto tutte le incognite che ancora gravano su questa vertenza. Domani si sciopera per avere questa chiarezza nei prossimi giorni da parte del governo, che ancora non ci ha riconvocato, e da parte di tutti gli interlocutori, gruppo Mittal in testa». I sindacati metalmeccanici ufficializzeranno le loro richieste domani mattina, nella conferenza stampa convocata a Roma mentre in tutti gli stabilimenti del gruppo ci saranno due ore di sciopero. A Taranto è previsto un presidio delle tre sigle sindacali, dalle ore 11, davanti alla portineria della direzione. Lavoratori e rappresentanti sindacali seguiranno in via telematica la conferenza stampa dei segretari generali Roberto Benaglia (Fim), Francesca Re David (Fiom) e Rocco Palombella (Uilm)