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Taranto, nuovo vertice sull’indotto Mittal fissato per il 2 settembre

 
Giacomo Rizzo

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Giacomo Rizzo

Taranto, nuovo vertice sull’indotto Mittal

Imprese allo stremo, non onorati crediti per 38 milioni. Il tavolo è previsto per il 2 settembre

Giovedì 27 Agosto 2020, 14:20

TARANTO - Il vertice sull’indotto ex Ilva è fissato per il 2 settembre. Nel corso di una videoconferenza convocata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il senatore tarantino Mario Turco (M5S), si farà il punto sullo stato dei pagamenti alle imprese. Solo quelle associate a Confindustria Taranto dichiarano crediti per circa 38 milioni di euro. Si scontano gravi ritardi sulle fatture scadute e molte aziende sono da tempo allo stremo. Il confronto da riprogrammare è quello che, in call conference, avrebbe dovuto tenersi il 10 agosto tra ArcelorMittal, Camera di Commercio, Confindustria e Prefettura Taranto, e per il Governo i sottosegretari Turco e Alessandra Todde (Mise). La call fu annullata poche ore prima dello svolgimento perché il Governo, attraverso i sottosegretari e il prefetto di Taranto, riscontrò che non avrebbe partecipato l’Ad di ArcelorMittal Lucia Morselli ma il direttore delle Risorse umane, Arturo Ferrucci, insieme agli avvocati dell’azienda.

Fonti di Governo ritennero che questa presenza non fosse «adeguata», anche perché, vista la situazione ma, soprattutto, gli scarsi risultati del confronto diretto tra Confindustria Taranto e lo stesso Ferrucci sui pagamenti alle imprese, serviva un salto di qualità nel confronto. Più volte infatti, negli ultimi mesi, Ferrucci per ArcelorMittal si è confrontato in call con Confindustria Taranto ma sono emersi sono piccoli pagamenti tant’è che lo scaduto fatture non è diminuito bensì cresciuto.

«In periodi di magra – attacca la deputata di Forza Italia Vincenza Labriola - anche convocazioni tardive e ancora campate in aria fanno notizia. Turco ricordi piuttosto al Governo di cui fa parte di pagare i 150 milioni di debiti che lo Stato ha nei confronti degli stessi imprenditori dell’indotto e si attivi affinché i colleghi Lamorgese, Patuanelli e Gualtieri rispondano urgentemente alla mia interrogazione in merito al rischio di infiltrazioni mafiose all’interno del sistema produttivo tarantino messo in crisi dall’incertezza di ArcelorMittal e dalla pandemia, così come segnalato dalla relazione presentata dalla Unità di informazione finanziaria presso la Banca d’Italia». Mentre si attendono ancora sviluppi sulla definizione della compagine societaria che vedrà la partecipazione dello Stato con l’ingresso di Invitalia, l’Usb bolla come contraddittorie «le dichiarazioni che vengono veicolate attraverso i video promozionali dell’azienda in cui viene descritta una realtà dorata, assolutamente distante dalla verità».

Intanto, ci sono novità sul tema delle bonifiche ambientali. Il ruolo di Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto sarà assunto dall'ex prefetto di Roma Paola Basilone. Sostituirà Vera Corbelli, geologa, segretario generale del Distretto dell'Appennino meridionale, che era in carica dal 2014. Il suo mandato in regime di prorogatio era scaduto venerdì scorso. L’ultimo via libera è atteso dalla Corte dei Conti, dove Basilone svolge la funzione di magistrato dopo aver lasciato quella di prefetto.

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