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Coronavirus, Sabrina e Cosima Misseri cuciono mascherine dal carcere di Taranto

 
Redazione online

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Coronavirus, Sabrina e Cosima Misseri cuciono mascherine dal carcere di Taranto

Madre e figlia sono all’ergastolo per l'omicidio di Sarah Scazzi

Mercoledì 13 Maggio 2020, 20:02

TARANTO -  All’opera per cucire mascherine per l'emergenza coronavirus, ci sono anche Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano. E’ la nuova attività in carcere delle donne, condannate entrambe all’ergastolo per l’omicidio della cugina e nipote Sarah Scazzi il 26 agosto 2010 ad Avetrana. Si trovano nel carcere di Taranto e lì, come rivela il settimanale Oggi in un’anticipazione, sono passate di recente alla produzione di mascherine. Prima, si occupavano del confezionamento di tovaglie, corredi, vestiti.
Sabrina e la madre dividono la stessa cella e lavorano nel laboratorio di sartoria del penitenziario. Il settimanale, in edicola dal 21 maggio, dedica un servizio ai lavori svolti in carcere da alcuni detenuti 'vip' condannati per omicidio. 

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