«Dopo tutto quello che è successo si può dire che l’accordo c'è quando sarà chiaro a tutti, soprattutto a Mittal, che la transizione energetica dello stabilimento Ilva, il mantenimento del ciclo integrato e l'occupazione sono cose che devono tenersi insieme. Deve essere chiaro a tutti che Ilva non potrà vivere senza ciclo integrato, da materia prima a prodotto finito. Con dei forni diversi. Per questo ci vogliono ulteriori investimenti e lo Stato è disposto a farli ma vogliamo che Arcelor Mittal non consideri Taranto uno delle decine di stabilimenti nel mondo ma 'lo stabilimentò. C'è poi il tema centrale dell’occupazione». Così Francesco Boccia, ministro degli Affari regionali a Radio anch’io a Rai Radio 1.
BENTIVOGLI: «LA FABBRICA È ABBANDONATA» - «È un momento in cui si stanno facendo incontri sott'acqua e per noi è un grande problema. Il sindacato non è stato coinvolto e abbiamo sempre di più l'impressione che Ilva sia un guscio vuoto». Così il segretario della Fim-Cisl, Marco Bentivogli, a margine di una iniziativa a Milano, circa la vicenda dell’Ilva.
«I dirigenti sono andati via dallo stabilimento - aggiunge - e questo dimostra che stanno abbandonando la fabbrica. Tutto è partito dallo scudo penale e chi lo ha rimosso dal punto di vista legislativo deve assumersi le responsabilità.ßPer noi resta valido l’accordo a zero esuberi e con il piano ambientale che metteva a norma lo stabilimento. Oggi c'é una situazione di assoluto abbandono dello stabilimento».
RE DAVID: «NIENTE ACCORDI CON ESUBERI» - «Se Mittal pensa di fare un accordo con il quale butta a mare i lavoratori, da parte nostra non c'è nessun interesse ad accertarlo». Lo ha detto il segretario della Fiom-Cgil, Francesca Re David, a margine di una iniziativa a Milano, circa la vicenda dell’Ilva.
«Da moltissimo tempo - aggiunge - noi siamo informati dai giornali su quanto accade. Siamo alle soglie del 7 febbraio quando ci sarà la prossima udienza. E’ chiaro, per quanto ci riguarda, che nessun nuovo accordo potrà mettere in discussione l'intesa già siglata che prevede una clausola di salvaguardia e con nessun lavoratore licenziato».
PALOMBELLA: «NON ACCETTEREMO ALTRI SACRIFICI» - «Riteniamo ancora valido l’accordo sottoscritto nel 2018 e non abbiamo nessuna intenzione di metterlo in discussione. Non accetteremo altri sacrifici nella siderurgia italiana». Lo afferma il segretario della Uilm, Rocco Palombella, a margine di una iniziativa a Milano, circa la vicenda dell’Ilva.
«Noi - aggiunge - continuiamo ad essere speranzosi che l'udienza del 7 febbraio non ci sarà. Il premier Conte si era impegnato per fare un accordo con Mittal. Dal 5 novembre, però, si continuano a fare trattative segrete senza che il sindacato venga coinvolto. Si parla di esuberi e di assetti societari, mentre noi ci aspettiamo un accordo che non sacrifichi nessun lavoratore».
FURLAN: «SPERO CHE MITTAL NON VADA VIA DALL'ITALIA» - «Spero e mi auguro che Mittal non andrà via dall’Italia». Così la segretaria della Cisl, Annamaria Furlan, a margine di una iniziativa a Milano, circa la vicenda dell’ex Ilva.
«Noi siamo - aggiunge - tra i Paesi europei più competitivi per la produzione dell’acciaio. L’Ex Ilva è una azienda molto importante per il settore e credo che sarebbe sbagliato rinunciare a una opportunità significativa e importante per il nostro Paese».
MORSELLI: «C'È VOLONTA' DI RIMANERE» - «Morselli ci ha detto - continua - che bisognava dare una scossa, con i manager precedenti non c'era un buon feeling, è stato quindi necessario sostituirli e Mittal ha voluto dare fiducia a chi c'era già nel siderurgico per dare continuità». All’incontro con i coordinatori di fabbrica di Fim, Fiom e Uilm hanno partecipato anche il direttore delle risorse umane, Arturo Ferrucci, e il responsabile delle relazioni industriali, Cosimo Liurgo.