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Taranto, offese sessiste contro arbitra 16enne: a insultarla i genitori dei calciatori

 
Redazione online

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Taranto, offese sessiste contro arbitra 16enne: a insultarla i genitori dei calciatori

A renderlo noto è il ministro dello sport Vincenzo Spadafora con un post su Facebook

Mercoledì 29 Gennaio 2020, 20:15

20:19

TARANTO - «Ancora offese sessiste ai danni di una ragazza arbitro di 16 anni. Stavolta è accaduto in un campetto di periferia nella provincia di Taranto: le offese non sono arrivate dai giovanissimi calciatori che disputavano la gara, bensì dai genitori presenti sugli spalti». Lo scrive su Facebook il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, riferendosi a un episodio accaduto domenica scorsa a Sava, in provincia di Taranto, tra la squadra locale Neos Academy Sava e Ragazzi Sprint Crispiano, valida per il torneo regionale Giovanissimi. Insulti sessisti sono stati rivolti da un gruppo di spettatori, probabilmente genitori di qualche giovane calciatore impegnato nella gara, alla 16enne che ha arbitrato la partita.
«Oltre a dare la mia solidarietà alla ragazza - osserva Spadafora - voglio condannare fortemente questa ennesima vergogna, anche e soprattutto perché proviene proprio da chi dovrebbe educare e dare il buon esempio. Dal canto mio sarò sempre pronto a denunciare questi episodi, da quelli che avvengono nei palcoscenici di Serie A a quelli che accadono lontano dai riflettori, nei campetti di periferia. Proprio dove più forte - conclude il ministro - dovrebbe essere il lato educativo e valoriale dello sport». 

PAGANO (PD) DASPO AI TIFOSI CHE INSULTANO - «Per i tifosi, o meglio presunti tali, che hanno rivolto insulti sessisti contro la ragazza di 16 anni arbitro della partita tra Asd Sava Neos Academy e Ragazzi Sprint Crispiano servirebbe il daspo immediato, andrebbero identificati e gli andrebbe vietato di entrare in qualsiasi stadio o campo sportivo, anche se si tratta di campionati regionali e serie minori». Lo scrive su Facebook il deputato del Partito democratico Ubaldo Pagano.
«E' un episodio vergognoso e inqualificabile - prosegue Pagano - a maggior ragione se davvero si tratta di genitori di ragazzi giocatori. Questo sarebbe l’insegnamento per i propri figli che seguono la propria passione sportiva? E’ opportuno che le federazioni sportive prendano provvedimenti».

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