CASTELLANETA - Si definiscono «esodati», protagonisti di una «tragicomica esperienza» all’ospedale San Pio. È una delle quattro coppie di genitori che, con i propri figli appena nati, nella giornata di venerdì hanno lasciato il nosocomio per essere trasferiti al Santissima Annunziata di Taranto. Manca il personale e così, dopo due mesi di quasi totale silenzio da parte della politica successivi alla conferenza stampa in cui sindaci e consiglieri regionali sembravano essere pronti alla guerra, il punto nascite chiude sul serio.
Temporaneamente, a quanto pare. Le motivazioni sono in una comunicazione di poche righe da parte del direttore dell’ospedale Emanuele Tatò e del direttore di ostetricia e ginecologia Nicola Del Gaudio ai dirigenti del San Pio, a quelli delle altre strutture della provincia tarantina e ai direttori generale e sanitario della Asl: «Tenuto conto della gravissima criticità del personale medico per sopraggiunta e improvvisa carenza dei pediatri – stato di malattia di una unità – venendo così meno gli standard minimi di sicurezza per il supporto neonatologico al parto, si comunica la temporanea centralizzazione delle attività del punto nascita presso il Presidio Ospedaliero Centrale (Santissima Annunziata di Taranto, ndc)».
Mentre agli uffici arrivava questa comunicazione, i genitori e i neonati lasciavano la struttura. Un racconto che una mamma di Ginosa, Floriana Gargano, ha condiviso su Facebook: «Vogliate condividere questa notizia – scrive allegando la foto di suo marito che lascia l’ospedale - affinché le future mamme, nello scegliere la struttura in cui dare alla luce i propri figli, abbiano cura di informarsi circa le turnazioni lavorative del personale medico, pare che per quello paramedico non vi sia ancora questa esigenza, e l’eventuale presenza di una ulteriore unità lavorativa che possa essere richiamata nei casi di estrema urgenza. Ecco, credo che queste semplicissime informazioni siano ormai imprescindibili per partorire in serenità. Non so se sia vero, ma pare che durante i corsi pre-parto vi sarà dedicata una intera lezione. Lodi, lodi, lodi, volendo citare Michele Guardì, agli amministratori della sanità tarantina, ma anche regionale considerato che su ogni frontespizio, cartaceo e non, la prima ad essere citata è la nostra favolosa regione, che oggi più che mai hanno dato prova della loro attitudine al problem solving».
Una situazione emergenziale che per essere risolta definitivamente dovrà attendere i tempi dell’espletamento del concorso per 9 pediatri bandito ad aprile scorso. Ma, si sa, i tempi della burocrazia raramente coincidono con quelli delle necessità umane.