ROMA, 22 AGO - ''E' un film sulla crescita. Per crescere bisogna farsi del male, tagliarsi un pezzo, abbandonare una parte di sé''. Edoardo De Angelis, regista napoletano di Indivisibili, in concorso alle Giornate degli Autori al Festival di Venezia e in sala con Medusa dal 29 settembre, ha le idee chiare. Non essere andato nel concorso ufficiale di Venezia '73 non gli importa troppo: ''quello che contano sono i film, non le sezioni dove passano'' dice raggiunto telefonicamente dall'ANSA. In Indivisibili, tra l'altro unico film italiano in concorso al Festival Toronto, prodotto da Attilio De Razza e Pierpaolo Verga, le protagoniste sono Viola e Daisy due gemelle siamesi che cantano ai matrimoni e alle feste e, grazie alle loro esibizioni, danno da vivere a tutta una famiglia di brutti, sporchi e cattivi. Tutto cambia quando le due ragazze, che vivono a Castelvolturno, scoprono di potersi dividere, di poter vivere come tutte le altre. Avranno il coraggio di trovare i soldi dell'operazione e ribellarsi a chi le sfrutta?
Il regista di Indivisibili, racconto una storia di crescita
Lunedì 22 Agosto 2016, 15:01
















