Sabato 06 Settembre 2025 | 05:46

«Mixer», sulle tracce del giallo più appassionante della storia la crocifissione di Gesù Cristo

 
Alessandro Salvatore

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Alessandro Salvatore

«Mixer», sulle tracce del giallo più appassionante della storia la crocifissione di Gesù Cristo

Il giornalista Giovanni Minoli si mette sulle tracce del più grande caso della storia dell’umanità: l’uccisione di Gesù Cristo. La fine sul patibolo del Nazareno, a Gerusalemme

Venerdì 18 Aprile 2025, 10:00

Il giornalista Giovanni Minoli si mette sulle tracce del più grande caso della storia dell’umanità: l’uccisione di Gesù Cristo. La fine sul patibolo del Nazareno, a Gerusalemme, verrà analizzato dalla puntata di questa sera su Rai 1 di «Mixerstoria-La Storia siamo noi». Dopo la Via Crucis in programma alle 21, alle 22.30 il programma di approfondimento proverà a capire cosa sia veramente accaduto attorno al 30 dopo Cristo sul Monte Calvario. «Mixerstoria-La Storia siamo noi», nella sua analisi, partirà dagli avvenimenti scritti dagli apostoli e dai personaggi che hanno tradito Cristo per confrontarli con i reperti della fede e i documenti della storia.

Con il contributo dello scrittore Vittorio Messori, dei biblisti David Flusser e Albert Vanhoys, del giurista Hain Cohen e di Pierluigi Baima Bollone, medico legale, si ripercorrono le tappe del Calvario di Gesù riportate dai Vangeli e si comparano con i ritrovamenti archeologici. Gli studiosi si sono avvalsi anche di tecniche scientifiche avanzate per ricercare la verità e provare a rispondere a questa domanda: cos’è veramente successo quel giorno in Galilea? In tutte le ricerche storiche c’è forse un unico punto fermo: la certezza che Gesù morì su una croce. Su questo c’è l’accordo delle fonti non solo cristiane ma anche del mondo giudaico e delle fonti greco-romane. Tacito (1°-2° secolo dopo Cristo), l’antico storiografo, parla nei suoi «Annali» del supplicium di Gesù, ossia della pena capitale, la croce, a cui si somma la tortura. La stessa cosa dice Luciano di Samosata (120-190 d.C.) quando disprezza i cristiani poiché adorano «un sofista crocifisso».

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