Emilio Giuseppe Ernesto Colombo, nato a Potenza l’11 aprile 1920, morto a Roma il 24 giugno 2013, è stato uno dei politici più longevi della Repubblica italiana. Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dal professor Agostino Giovagnoli a Passato e presente in onda oggi alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia.
Emilio Colombo ha solo 26 anni quando siede all’Assemblea costituente ed è uno dei più giovani padri della Costituzione Italiana. Nel ‘48 il giovane lucano viene eletto in Parlamento tra le fila della Democrazia Cristiana ed entra a far parte del IV governo De Gasperi come sottosegretario all’agricoltura. Segue la riforma agraria e la legge per il risanamento dei Sassi di Matera.
Alla guida di diversi dicasteri nei governi successivi, alla fine degli Anni ‘50 è tra i fautori della corrente dei dorotei, che riunisce la componente di centro del partito. Prudente su una possibile alleanza con i socialisti, ottiene comunque diversi ruoli nei governi di centrosinistra, ma, nel ‘64, da Ministro del Tesoro, contribuisce alla crisi del I governo di Moro con una politica di rigore economico che blocca le riforme auspicate dai progressisti. Alla guida del suo primo e unico esecutivo, dal 1970 al 1972 promuove importanti riforme, tra le quali la legge sul divorzio.
L’ultima parte della sua carriera è dedicata al Parlamento Europeo, del quale, nel ‘77, è eletto Presidente. Nel 2003 il presidente Ciampi lo nomina senatore a vita: la giusta conclusione di 60 anni di attività politica.