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Cinema in lutto: scomparso il regista Nico Cirasola, oggi i funerali a Roma, dopo Pasqua un momento di saluto in Puglia

 
Redazione online

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Cinema pugliese in lutto: è scomparso il regista Nico Cirasola

Nato a Gravina, ha debuttato accanto a Renzo Arbore in Odore di Pioggia (1989). Ultimo saluto all'ABC di Bari dopo la cremazione

Lunedì 03 Aprile 2023, 10:24

04 Aprile 2023, 09:25

Giorno di lutto per il cinema nazionale, specialmente pugliese: all'età di 72 anni non ancora compiuti è morto a Roma il regista Nico Cirasola, nato a Gravina in Puglia. Oggi 4 aprile alle 16.15 nella chiesa di S. Elena al Pigneto a Roma (ingresso da Via Avellino, 4) il saluto con gli amici romani. Dopo Pasqua previsto un saluto nella sua Puglia.

Si interessa da giovanissimo al mondo del cinema e nel 1982 cura il libro "Da Angelo Musco a Massimo Troisi. Il cinema comico meridionale" per Edizioni Dedalo. Debutta a 38 anni, accanto a Renzo Arbore, in Odore di pioggia (1989). Poi continua ad abbinare regia e interpretazione in Corsica (1991) e in Da do da (in dialetto significa: “da qua a là”, 1994). Recita, quindi, nel 1995 in due film: in Un altro giorno ancora interpreta un portiere d'albergo e ne L'estate di Bobby Charlton ha il ruolo di cameriere. Nel 2000 è l'interprete di Sangue vivo.

Dopo queste esperienze, decide di ritornare alla regia con Albania blues (2000), poi con Bell'epoker (2003–2004) ed infine con Focaccia blues (2009). In questi lavori si distingue per lo stile asciutto relativamente a scene, ambienti, personaggi, narrazione e dialoghi. Nel 2010 firma il corto Signor Gi Bi, sulla vita di Gino Boccasile.

IL CORDOGLIO DI DECARO ED EMILIANO

«Nico Cirasola è stato un uomo di cinema a tutto tondo, una figura eccentrica e irregolare che si è misurata con la scrittura, la regia, l’interpretazione e la produzione. Un entusiasta, un artigiano del cinema, un uomo profondamente legato a questa terra, ai suoi volti e alle sue storie.

Con ‘Odore di pioggia’ ci ha regalato un insolito racconto on the road di una Puglia mitica, mentre con ‘Focaccia blues’ ha firmato un documentario che è un piccolo gioiello sul conflitto tra locale e globale declinato sui temi dell’alimentazione. Di Nico Cirasola mi hanno sempre colpito la vitalità, la capacità di innamorarsi di progetti sempre nuovi, lo sguardo libero e originale con cui ha guardato il mondo e ha scelto di vivere la sua vita.

Nel suo lavoro si è circondato dei migliori attori pugliesi, ma molti sono anche i protagonisti della scena nazionale apparsi nei suoi film. Oggi Bari perde un testimone sensibile e originale: ai suoi familiari e a chi gli ha voluto bene giunga l’abbraccio di tutta la città».

«Per cercare di riassumere e descrivere l’uomo, il regista e l’artista Nico Cirasola bisogna forse rivedere il film “Il mio nome è Nico Cirasola”, che Giovanni Piperno gli ha dedicato nel 1998. Certo, da allora, Nico di film ne ha girati tanti. E ha girato il mondo per presentare le sue opere, raccontando storie che hanno quasi sempre avuto la Puglia come comune denominatore. Uomo dall’intelligenza e creatività vivacissime, sempre disponibile, appassionato del suo lavoro e grande animatore di iniziative culturali, Nico Cirasola lascia a tutti coloro che lo hanno conosciuto, stimato e amato, tracce significative del suo percorso.

Ogni volta che ci incontravamo era sempre l’occasione per condividere una sua nuova idea, frutto della sua inesauribile progettualità. La Puglia oggi saluta e rende onore a un vero cineasta indipendente che ha dedicato una vita intera alla cultura, al cinema, all’arte. Alla sua famiglia, ai suoi cari, al suo pubblico vanno il mio affetto e il mio sentito cordoglio». Sono le parole di cordoglio del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano per la scomparsa del regista, sceneggiatore e artista Nico Cirasola.
 

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