Lutto nella musica mondiale. Il compositore giapponese Ryuichi Sakamoto è morto all’età di 71 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro. Lo rende noto la sua agenzia, a distanza di qualche giorno dalla scomparsa, avvenuta martedì.
Nato a Nakano il 17 gennaio1952, Sakamoto, considerato uno dei primi sperimentatori tra la musica etnica orientale e i suoni elettronici dell’Occidente, ha ricevuto numerosi riconoscimenti in carriera tra cui il premio Oscar nel 1987 per la colonna sonora del film L’Ultimo imperatore, diretto dal regista Bernardo Bertolucci.
In molti ricordano ancora il suo spettacolo Insen (live and visuals) tenutosi a Bari il 28 ottobre 2005 per il Time Zones, il festival delle «musiche possibili», durante il quale si esibì con l'artista plastico e scrittore tedesco Carsten Nicolai, conosciuto come Alva Noto. Nel concerto le installazioni video di Noto, sperimentatore e teorico del minimalismo in tutte le sue forme, interagirono con l'elegante fraseggio del pianoforte di Sakamoto, creando un dialogo fra melodia, ritmo e tessiture virtuali.
Nel 2008, invece, l'improvviso abbattersi del maltempo sulla zona di Castel Del Monte (Bat) indusse gli organizzatori ad annullare il concerto di Ryuichi Sakamoto in quell'occasione accompagnato dal musicista austriaco Christian Fennesz.