La7
La vita de «Il giovane Hitler» rifiutato dall’Accademia di belle arti fino alla conquista del potere
Questa sera alle 21.15 su La7 Robert Carlyle interpreta il Fuhrer nel biopic vincitore di due Emmy
Questa sera alle 21.15 su La7 Robert Carlyle interpreta il Fuhrer nel biopic vincitore di due Emmy. Nella Germania dopo la Prima guerra mondiale, devastata dalla crisi economica e priva di una forte personalità a livello politico, Adolf Hitler sfrutta la crescente popolarità delle tesi nazionalsocialiste e antisemite, esposte nel suo libro Mein Kampf, per imporsi come linea guida della nazione travolgendo ogni possibile avversario sulla sua strada. La sua ascesa al potere si intreccia con il racconto della sua vita privata, fino alla relazione con Eva Braun.
In una Germania ancora economicamente provata dalla crisi post Prima Guerra Mondiale, Adolf Hitler, insoddisfatto per non essere riuscito a diventare un artista, cerca di cogliere la crescente diffusione delle idee nazionalsocialiste contenute nel suo libro per arrivare al potere. Il giornalista Fritz Gerlich e l’editore Ernst Hanfstaengl cercano di fermare la sua ascesa mentre nella sfera privata Hitler si trova alle prese con due donne, Geli Raubal ed Eva Braun. Si comincia dall’infanzia e dalla giovinezza di Hitler, dove Adolf fa i conti con l’ostilità paterna, e vive un rapporto morboso con la madre, per arrivare a Vienna dove viene rifiutato per due volte dall’accademia di belle arti. Poi la narrazione segue l’avventura politica, l’ascesa irresistibile, il tentativo di colpo di stato del 1923, la carcerazione. Si arriva fino al 1934, il male ha compiuto la sua ascesa e si appresta a devastare il mondo. La giovinezza trascorsa in solitudine, il mancato ingresso all’Accademia delle Belle Arti, i legami con la Polizia di cui era informatore, la guida del partito nazista.
[red. spet.]