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Pane e pomodoro per Superumani

 
Alberto Selvaggi (foto Teresa Imbriani)

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Alberto Selvaggi (foto Teresa Imbriani)

Pane e pomodoro per Superumani

foto Teresa Imbriani

Tiene ragione tua moglie che osserva quelle divinità a torso nudo dal confine del prato: sei un cesso. Tieni ragione tu che lo sai

Domenica 22 Maggio 2022, 12:00

Se vuoi sentirti veramente una cacca devi venire qua a Pane e Pomodoro, Bari. Non perché il posto fa schifo, che hai capito fesso, anzi; ma perché talvolta piombano attorno a quella specie di gabbia da esercizi ginnici vicino al bar degli alieni che sarebbero ragazzi dai fisici esemplari, più belli delle statue, per allenarsi o disputare gare di calisthenics endurance, esercizi a corpo libero che sfidano le leggi gravitazionali. E mentre incredulo li guardi, sei costretto a guardarti.

Tiene ragione tua moglie che osserva quelle divinità a torso nudo dal confine del prato: sei un cesso. Tieni ragione tu che lo sai. Tiene ragione l’uomo umano che si ferma menandosi gli schiaffi mentre li guarda volteggiare, fermarsi sospesi di sguincio come in un fotogramma, o gareggiare in flessioni Marvel su tre dita, fare il ponte e capriolare. Loro se ne fregano quando osservi o non osservi, quando li studi oppure ragni. Splendenti di determinazione, di equilibrio, con spalle e tartarughe e gambe che nessun Policleto o Prassitele saprebbe scolpire.

Santo Iddio ma come fanno? Non è possibile. È possibile ciò che è impossibile. Se rientrano in gruppi di livello avanzato offrono uno spettacolo straordinario gratis. È una disciplina nobile, formativa anche per la mente, nuda, ispirata palesemente dalla grecità ma evoluta nella scienza americana. Un filone di callistenia votato alla resistenza sovrumana.

Il diffusore portatile manda l’epica di Attack on Titan The Final Season dei SiM, One true god degli Addicted, Friends di Satara & TrapWolves, che tuttavia si sposano bene con i push up, pull up, pistols squat, isometrie di tirata front lever, o planche. Esercizi estremi anche per le scimmie più agili. Si infiltrano due marginali spinellati che propongono una gara di corsa ma gli eroi con magliette Southbars, Bar-Barians, Burningate Superhuman, educatamente, non se li filano di pacca. Si alternano alle paralleline cronometrandosi. Un caposquadra di Monopoli, apparentemente dimesso, si eleva in verticalismi squilibrati, ristà come la Torre di Pisa, salta su una mano, non s’allunga come Mister Fantastic ma quasi ci siamo. Una ragazza tenta la rondine, testa in giù su un palmo. Finché uno lungo lungo, come tutti con i Ray-Ban, si tira su alla sbarra in trazioni utilizzando esclusivamente i due diti medi che Gesù ci ha dato, come a mandarci tutti dove meritiamo.

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