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Lecce, Circolo cittadino non paga alla Provincia neppure affitto da 200 euro

 
Lecce, Circolo cittadino non paga alla Provincia neppure affitto da 200 euro

Martedì 29 Marzo 2011, 10:46

02 Febbraio 2016, 23:06

di Fabio Casilli

A poco più di 200 euro al mese, al giorno d’oggi, è difficile addirittura prendere in affitto una stanza singola in periferia. C’è chi, invece, da diversi decenni occupa un intero palazzo antico (a due piani e con annesso giardino), che si affaccia su piazza Sant’Oronzo.

I «fortunati affittuari» - e come definirli altrimenti? - sono gli attuali gestori del Circolo cittadino di Lecce. L’immobile, situato nella centralissima via Rubichi (proprio di fronte a Palazzo Carafa) è di proprietà della Provincia di Lecce. Che, dal 1947, lo ha concesso in affitto all’associazione culturale Circolo cittadino. Nel corso degli anni, il contratto di locazione è stato più volte prorogato e sempre verbalmente. E, dal 1° gennaio del 1978, il canone è stato fissato a quota 2.646 euro all’anno, vale a dire 220 euro al mese. Nessun aggiornamento, da allora, si è registrato in proposito.

Ma c’è di più: i gestori del Circolo risultano attualmente morosi nei confronti delle casse di Palazzo dei Celestini per circa 25-30mila euro. E non è la prima volta che si verifica una situazione del genere, considerato che già nel dicembre del ‘94 la Provincia ha intimato all’associazione lo sfratto per una morosità protrattasi per più di cinque anni. Di fatto, l’immobile non è mai stato lasciato e, contemporaneamente, si è innescata una guerra a colpi di carte bollate e ricorsi nelle aule di tribunale.

Per la verità, negli anni scorsi, la Provincia ha anche provato a mettere in vendita l’edificio (che include pure la parte utilizzata dal Tar di Lecce e diversi ricorsi) ma a bloccare l’alienazione è stata la Sovrintendenza, nonostante l’iter di imposizione di un vero e proprio «vincolo» al bene non si sia ancora concluso.

Sin qui il contenzioso. Ma la vicenda ha anche un risvolto politico. E, proprio ieri mattina, la Commissione provinciale Patrimonio e Lavori pubblici, guidata dal presidente Renato Stabile, si è ritrovata sul posto.

«Siamo qui perché vogliamo vederci chiaro», ha chiarito lo stesso Stabile, «Non vogliamo mandare via nessuno. Ma è chiaro che un immobile di queste dimensioni e di questo valore non può essere affittato per 200 euro al mese. Lo abbiamo già fatto con l’ex caserma Cimarrusti e con altri beni di proprietà della Provincia. A ciò si aggiunge anche la questione delle morosità e su questo apriremo un tavolo con gli affittuari e con l’Avvocatura dell’Ente. Per ora, ripeto, il nostro obiettivo è verificare lo stato dei luoghi».

A fare da Cicerone ai commissari di palazzo dei Celestini, accompagnati dal dirigente Rocco Merico, tra i due piani, in cui trovano posto sale da gioco e stanze di svago in genere, è stato il presidente del Circolo, Gino Starace. «Se l’immobile è tenuto bene», ha detto Starace, «il merito ci deve essere riconosciuto. Il Circolo esiste dal lontano 1787, oggi conta una cinquantina di iscritti e, proprio qualche anno fa, si è fatto carico di cospicui interventi di ristrutturazione. A ciò si aggiunge la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’edificio, che non è di poco conto».

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