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La giungla dei prestiti: oltre metà dei pugliesi indebitata con banche e finanziarie

La giungla dei prestiti: oltre metà dei pugliesi indebitata con banche e finanziarie

 
Gianpaolo Balsamo

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Gianpaolo Balsamo

La giungla dei prestiti: oltre metà dei pugliesi indebitata con banche e finanziarie

Una percentuale del 58%. Al posto dei mutui, prestiti finalizzati e personali. Nel Barese si paga la rata più alta pro-capite (278 euro)

Giovedì 28 Agosto 2025, 12:18

La crisi che attanaglia l'Italia non pare riuscire ad allentare la presa tanto che risultano essere sempre di più le persone che fino a qualche tempo fa riuscivano a condurre un'esistenza dignitosa, anche se magari facendo qualche sacrificio, mentre ora si ritrovano nella condizione di non riuscire a tirare avanti senza chiedere aiuto a qualche banca. E, nonostante la tradizionale cautela degli italiani nel ricorrere al credito bancario per finanziare i propri consumi o l’acquisto della casa, nel 2024 è cresciuta ulteriormente la platea dei cittadini maggiorenni con un mutuo o un prestito, che arriva al 59,1%, con un +12,8% rispetto all’anno precedente. L’importo residuo (inteso come somma degli importi pro-capite ancora da rimborsare per estinguere i contratti in essere) risulta in calo rispetto all’anno precedente (-9,8%), risultando pari a 31.653 euro.

È quanto emerge dalla mappa del credito diffusa da «Mister Credit», l’area di Crif (azienda specializzata in sistemi di informazioni creditizie e commerciali) che si occupa dello sviluppo di soluzioni e strumenti per i consumatori, partendo dall’analisi dei dati disponibili in Eurisc, il sistema di Informazioni Creditizie gestito da Crif.

In Puglia, più della metà dei residenti (il 58,3%) ha crediti attivi: la percentuale è calcolata come rapporto tra la popolazione con finanziamenti in essere e la popolazione maggiorenne residente. La rata media mensile pro-capite (calcolata sommando le rate medie mensili dei singoli finanziamenti e dividendo tale importo per il numero di soggetti che risultano intestatari del finanziamento) è di 252 euro mentre il debito medio residuo pro-capite (calcolato prendendo in considerazione la somma dell’importo delle rate residue da ripagare, includendo eventuali rate in arretrato) è di poco più di 27mila euro. A livello provinciale, invece, sono i tarantini con la percentuale maggiore con crediti attivi (63,4%), seguiti dai residenti della provincia di Bari (62,8%). E, proprio nel Barese, è più alta la rata media mensile pro-capite (278 euro) e anche il debito medio residuo (poco più di 34mila euro).

A livello nazionale, la «Mappa del Credito» (che fotografia i principali indicatori relativi all’utilizzo del credito rateale da parte degli italiani) evidenzia che Nel 2024 la rata rimborsata dagli italiani a livello pro-capite ogni mese è stata pari a 277 euro (-0,2% rispetto all’anno precedente).

«Nel corso dell’ultimo anno - commenta Beatrice Rubini, direttore della linea Mister Credit di Crif - il credito erogato alle famiglie ha mostrato una ripresa, sostenuto da una politica monetaria più accomodante e da una situazione sul mercato del lavoro complessivamente positiva. Oggi quasi 6 italiani su 10 ricorrono al credito, ma con attenzione alla sostenibilità della rata mensile, che rimane sostanzialmente stabile. Nel complesso, l’incidenza dei mutui oggi rappresenta il 23,5% del totale dei finanziamenti attivi, mentre la quota di prestiti personali arriva al 28,9%. Sono però i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi quali auto, moto, elettronica ed elettrodomestici, articoli di arredamento, viaggi, ecc. a risultare la forma di finanziamento più diffusa, con una quota che arriva quasi al 50% del totale. Volendo fare una classifica delle tipologie di beni e servizi per cui si ricorre maggiormente al credito, al primo posto troviamo le spese relative alla casa (34,1%), seguite dai mezzi di trasporto (30%) e da elettronica ed elettrodomestici (21,1%)».

Le regioni in cui i cittadini ogni mese rimborsano la rata media più elevata sono il Trentino-Alto Adige, con 402 euro, la Lombardia con 319 euro, e il Veneto, con 306 euro. Seguono l’Emilia-Romagna e il Friuli-Venezia Giulia, rispettivamente con 296 e 293 euro. Specularmente, è al Sud e nelle Isole che troviamo le rate mensili più leggere, soprattutto in Calabria, dove si attestano a 233 euro, in Molise (235 euro) e in Sicilia (235 euro) in virtù della più modesta incidenza dei mutui.

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