Mercoledì 22 Ottobre 2025 | 18:00

Regione, ira bipartisan sulla gestione dei contributi agli enti del Terzo settore da parte dei Garanti

Regione, ira bipartisan sulla gestione dei contributi agli enti del Terzo settore da parte dei Garanti

 
Massimiliano scagliarini

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Massimiliano scagliarini

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Romito (Lega): «Troppa discrezionalità». Tutolo (Per la Puglia): «Soldi buttati, meglio abolirli». Dopo l’articolo della «Gazzetta» che ha elencato i beneficiari di oltre mezzo milione di euro annunciate due richieste di audizione.

Lunedì 24 Marzo 2025, 10:03

11:07

BARI - La gestione dei contributi agli enti del Terzo settore da parte dei garanti della Regione scatena una bufera bipartisan. A sinistra, dove Antonio Tutolo (Per la Puglia) parla senza mezzi termini di «pagina vergognosa». A destra, dove Fabio Romito (Lega) rileva «l’assoluta incongruità e illogicità dei provvedimenti di spesa citati nell’articolo della “Gazzetta”». Ed entrambi annunciano che oggi chiederanno l’audizione dei tre garanti e del dirigente responsabile della struttura.

L’incarico di due dei tre garanti (Ludovico Abbaticchio dei Minori, Pietro Rossi dei Detenuti) è scaduto da tre anni. Il rinnovo dovrebbe avvenire nell’ambito della «riforma» voluta da Lucia Parchitelli (Pd) che ha creato altre due figure di garanzia. Ma intanto i garanti distribuiscono, a pioggia e senza controlli, contributi al Terzo settore: oltre 500mila euro nel 2024, in gran parte finiti a soggetti riconducibili a una corrente del Pd.

«Quando leggo cose simili mi vergogno di essere consigliere regionale - attacca Tutolo -. Dovremmo occuparci dei bisogni della gente e non di distribuire soldi in giro senza criterio. Ritengo utile, anzi doveroso, convocare i garanti in audizione per chiarire come avviene questa distribuzione. Io ritengo che i soldi pubblici possano essere spesi meglio, ma magari qualcuno mi porta fatti specifici e mi convince del contrario».

Tutolo ci mette un pizzico di ironia. «Mi pare - dice - che i garanti non garantiscono ciò che devono garantire. Garantiscono altro. Con gli stessi soldi che hanno speso in questi anni si potrebbero fare cose di sicura utilità per i cittadini della Puglia. A questo punto vorrei che i garanti o chi li finanzia ci facessero un resoconto sui benefici che la comunità ha avuto dai soldi spesi. Se invece servono solo a distribuire denaro, io li cancellerei. Possono sparire».

Altrettanto duro anche Romito. «È necessario - dice il consigliere barese della Lega - fare chiarezza sia in ordine ai provvedimenti citati nell’ articolo della “Gazzetta”, sia in merito alla gestione complessiva dei contributi e alle procedure utilizzate». Il riferimento di Romito è in particolare alla determina con cui, a marzo, è stato erogato un contributo alla coop Radici Future di Leonardo Palmisano, ex candidato alle Regionali del Pd, lo stesso giorno della richiesta. «Tutta questa efficienza mi fa piacere - commenta Romito -, ma mi chiedo se avviene la stessa cosa in tutti i casi. E mi chiedo quale sia stato il metro di valutazione in base a cui si scelgono le iniziative meritevoli di contributo pubblico, anche dal punto di vista della distribuzione geografica». 

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