BARI - Le scelte dei direttori generali delle Asl, di competenza diretta del presidente Michele Emiliano, non sono tra quelle che ricadono nella legge Laricchia sulle nomine. Ma nonostante questo sono ormai mesi che il governatore non mette mano alla sanità, dove ormai i nodi stanno venendo al pettine: due aziende sanitarie scoperte, sei in scadenza da qui a giugno. Le decisioni non sono più rinviabili.
La Asl di Bari, la più grande della Puglia, è priva di direttore addirittura da marzo. Il Policlinico di Foggia è vacante da novembre, dopo le dimissioni di Giuseppe Pasqualone. E a fine marzo sono in scadenza ben quattro mandati: quelli degli Irccs di Bari e Castellana e quelli delle Asl Bat e Taranto. Da diverse settimane sono pronte le bozze degli avvisi pubblici per l’individuazione degli idonei, passaggio obbligato in base alla legge per poi poter procedere alle designazioni dei nuovi direttori. Le procedure non richiedono meno di tre mesi, ragion per cui si dovrà necessariamente passare per un commissariamento anche se - con Emiliano - le procedure sono sempre un fatto soggettivo...
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