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Regione, l’Antimafia sociale è senza dirigente da 13 mesi: concorso bloccato

Regione, l’Antimafia sociale è senza dirigente da 13 mesi: concorso bloccato

 
massimiliano scagliarini

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massimiliano scagliarini

L’Antimafia sociale? È senza dirigente da 13 mesi

Angelo Pansini

La selezione è stata vinto un anno fa dal direttore generale dell’Ager. Il secondo classificato ha fatto ricorso perché che da oltre un anno l'ente non procede ad assumere

Lunedì 16 Settembre 2024, 07:49

23 Settembre 2024, 10:49

BARI - Nell’agosto 2023 la giunta regionale ha nominato il nuovo dirigente dell’Antimafia sociale, l’ufficio in cui per anni ha lavorato Stefano Fumarulo, scomparso nel 2017 a 38 anni dopo aver rivoluzionato il settore. La selezione pubblica si è conclusa nel maggio dello scorso anno con la vittoria, per un solo punto, di Angelo Pansini, che di Fumarulo è stato (oltre che amico) anche stretto collaboratore negli anni trascorsi al Comune di Bari dove Michele Emiliano ha «inventato» il concetto di Antimafia sociale. Ma da 13 mesi l’ufficio è rimasto vacante, ed è finito al centro di una battaglia davanti al Tar di Bari.

Al concorso per l’incarico triennale hanno partecipato in sette, ma il procedimento non è mai stato concluso dalla Regione. E così Pansini, avvocato, considerato tra i fedelissimi di Emiliano, non ha mai preso possesso dell'ufficio da dirigente dell’Antimafia anche perché nel novembre 2023 è stato nominato direttore generale dell’Ager, l’Agenzia regionale per i rifiuti, un posto strategico ed estremamente delicato. E così l’Antimafia resta congelata.

A scalpitare è il secondo classificato, Vitandrea Marzano, che a maggio 2023 ha impugnato i risultati del concorso davanti al Tar di Bari, chiedendo la sospensiva della delibera di nomina a cui ha poi rinunciato a fronte del probabile rigetto da parte del collegio. Il merito non è ancora stato fissato ma nello scorso marzo il sociologo barese è tornato alla carica, notificando una diffida alla Regione: chiede un termine ultimativo per la conclusione del procedimento, affinché Pansini firmi il contratto oppure rinunci consentendo così lo scorrimento della graduatoria e la nomina di Marzano. La Regione non ha risposto, e su questo silenzio è dunque stato presentato un secondo ricorso al Tar che verrà discusso a dicembre.

L’incarico di Pansini in Ager dura tre anni ma decade con la fine della legislatura (ottobre 2025), mentre il contratto dirigenziale dura tre anni rinnovabili. I due incarichi non sono ovviamente cumulabili, e anzi per accettare la nomina a direttore generale Pansini ha anche dovuto rinunciare all’incarico di direttore operativo dell’agenzia che avrebbe potuto ricoprire fino allo scorso agosto. Marzano è stato fino allo scorso maggio dirigente del gabinetto del sindaco di Bari, Antonio Decaro, dove si occupava di innovazione sociale, ma l’incarico è terminato con la nomina del nuovo sindaco.

La mossa spetta alla Regione, che dovrà prendere una decisione presumibilmente prima dell’udienza di dicembre. Poi toccherà al diretto interessato che dovrà scegliere se completare il mandato in Ager o tornare ad occuparsi di Antimafia. Pansini è peraltro anche presidente della Fondazione Fumarulo, che mira a mantenere viva la memoria del dirigente scomparso portando avanti il suo impegno sulla prevenzione della criminalità attraverso l’inclusione e il reinserimento sociale. 

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