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Puglia, il pressing delle Regioni sul terzo mandato

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Puglia, il pressing delle Regioni sul terzo mandato

L’asse bipartisan Fedriga-Emiliano. Salvini dice sì: parola ai cittadini

Venerdì 30 Giugno 2023, 09:22

La Conferenza delle Regioni esprime parere positivo al disegno di legge che ripristina le Province, ma ne approfitta per rilanciare la richiesta, già presentata a dicembre, di consentire il terzo mandato per i governatori e rendere più semplice l’allargamento delle giunte. La partita che riguarda tra gli altri il futuro di Michele Emiliano è tutt’altro che chiusa, anche perché il terzo mandato è oggetto di riflessioni nel governo con un dossier affidato da Giorgia Meloni al sottosegretario Alfredo Mantovano: favorevole la Lega, contrario il Pd, la decisione definitiva è nelle mani della premier. E, a quanto sembra, il via libera non sarebbe impossibile.

La lettera inviata mercoledì da Massimiliano Fedriga al ministro Roberto Calderoli si sofferma su questioni tecniche, come la possibile sovrapposizione di competenze tra le Regioni e le resuscitate Province. Ma nel formulare «proposte emendative» definite «utile contributo per l’iter parlamentare del provvedimento», Fedriga rilancia due richieste tra cui quella di modificare la legge del 2004 che fissa il limite dei due mandati. E chiede, oltre che più elasticità nella determinazione del numero di componenti delle giunte regionali, di prevedere la «non immediata rieleggibilità allo scadere del terzo mandato consecutivo (...) sulla base della normativa regionale adottata in materia», a partire «dalle elezioni effettuate dopo la data di entrata in vigore delle leggi regionali di attuazione». Significherebbe, in sostanza, consentire «almeno» un terzo mandato, salvo quello che disporranno poi le relative leggi regionali: Zaia, per dire, con questa formulazione potrebbe spingersi anche al quarto mandato.

Mantovano ha sondato sul punto i segretari dei partiti. Per il Pd ha sentito Francesco Boccia, che ha espresso la posizione ufficiale dei Dem: contrarietà al terzo mandato. Ma nel Pd le posizioni sono variegate, e la linea Schlein rischia di essere la foglia di fico per coprire tutti i veti incrociati. Nel centrodestra le valutazioni sono invece diverse. «Se uno è bravo e viene scelto dai cittadini e ha fatto due mandati - ha detto martedì Salvini -, si può ricandidare e i cittadini poi sceglieranno. Se uno è bravo può farne anche quattro, se uno è capra anche uno è troppo. Sono a favore del fatto che si possano ripresentare, poi De Luca si ripresenta ai cittadini come Emiliano e Zaia. Se lo votano, viva la democrazia, però io sono favorevole al fatto che si possano riproporre».

La lettera di Fedriga conferma l’asse tra il governatore del Friuli ed Emiliano. E non si può non notare che, nell’alveo di un disegno di legge sugli enti locali, i governatori parlino di Regioni ma non dicano invece una parola sui Comuni: anche il sindaco barese Antonio Decaro, in veste di presidente Anci, è da settimane in pressing sul terzo mandato. Per la Puglia, peraltro, la proposta di emendamento sulla composizione delle giunte consentirebbe di mantenere 10 assessori anche nella prossima legislatura, quando la diminuzione dei residenti farebbe calare (oltre che il numero dei consiglieri) anche ic omponenti dell’esecutivo.

Il nodo politico sul terzo mandato è la posizione di Fratelli d’Italia, e in particolare della premier. Le sensibilità nel partito sono variegate, ma il ragionamento in corso punta ad allargare il consenso sulla riforma degli enti locali (da qui la decisione di affidare un sondaggio tra i leader di maggioranza e opposizione al sottosegretario Mantovano). In questo senso dentro Fdi sembra esserci più disponibilità verso i governatori che verso i sindaci. E anche questo parrebbe un calcolo politico.

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