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I sindacati dei medici contro la Regione Puglia sui tagli alla spesa

 
Redazione online

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Stop alle ricette «digitali» dei farmaci da gennaio. L’allarme dei medici di famiglia

«Non vorremmo che qualcuno, per non perdere l'incarico, prenda decisioni a danno dei cittadini»

Martedì 18 Aprile 2023, 10:48

BARI - «Non vorremmo che qualcuno per non perdere il proprio incarico assuma decisioni inappropriate rispetto all’utilizzo dei farmaci, così da penalizzare, di fatto, medici e cittadini rei gli uni di essere malati e gli altri di volerli curare».

A sollevare dubbi sulle misure adottate ieri dalla Regione Puglia per il contenimento della spesa sanitaria, dopo il buco da 450 milioni di euro registrato nel 2022, è l’intersindacale medica composta da Cgil, Snami, Smi, Simet e Ugs. Tra le misure contestate quella dei limiti alle prescrizioni dei medicinali.

«Ci piacerebbe conoscere - dicono i sindacati - quali direttive e quali criteri seguiranno i direttori generali visto che l’inadempienza comporta la decadenza, per dettato di legge, dal loro incarico». «Crediamo indispensabile - aggiungono - coinvolgere le organizzazioni sindacali che rappresentano tutti i medici prescrittori quali i dirigenti ospedalieri, gli specialisti ambulatoriali e i medici di Medicina generale per concertare soluzioni efficaci per l’uso appropriato dei farmaci nell’ottica di una razionalizzazione della spesa farmaceutica. Così come bisogna disciplinare il grande capitolo della spesa indotta dai medici che svolgono attività libero professionale le cui prescrizioni ricadono sulla spesa farmaceutica di altri medici».

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