Bergamo vince la 35esima edizione della classifica sulla 'Qualità della Vita' stilata dal 'Sole 24- Ore', indagine lanciata nel 1990 per misurare i livelli di benessere nei territori e pubblicata oggi. Si aggiudicano il secondo e il terzo posto rispettivamente Trento e Bolzano. In discesa le grandi città: Milano perde quattro posizioni, ma risulta prima in Affari e lavoro; Roma è al 59esimo posto, Napoli penultima, Firenze perde 30 posizioni ma è in testa per la Qualità della Vita delle donne, indice sintetico lanciato nel 2021. Per la Puglia Bari conquista il 65esimo posto, +4 posizioni rispetto allo scorso anno. Lecce al 72esimo posto, ma perde una posizione; Barletta-Andria-Trani è 86esima (-1); Brindisi è 89esima e guadagna 11 posizioni; Taranto 94esima (+3); Foggia 99esima, in salita di 8 posti.
Bari è la prima in Italia per qualità del clima, spinta da giornate di sole e alto livello di comfort climatico. Foggia è al 90esimo posto per la qualità dei bambini. Tra le città dove si registrano problemi con la raccolta differenziata a Taranto, che è al 105esimo posto.
Potenza all’88/o posto (cinque in meno rispetto allo scorso anno) e Matera all’84/o, lo stesso occupato l’anno scorso.
L’indagine ha preso in esame 90 indicatori, «suddivisi in sei macrocategorie tematiche (ciascuna composta da 15 indicatori)». Le sei macrocategorie tematiche sono: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. Gli ultimi tre posti della graduatoria generale sono occupati da Crotone, Napoli e Reggio Calabria.
Nella graduatoria relativa a «ricchezza e consumi» Potenza è 61/a e Matera 63/a; in «affari e lavoro», Matera è al 34/o posto e Potenza al 90/o; in «demografia, salute e società», Matera è all’86/ posto e Potenza al 103/o; per quanto riguarda «ambiente e servizi», Matera occupa l’80/a posizione, mentre Potenza la 90/a; è da notare che, in questo settore, Potenza è all’ultimo posto assoluto per l’"efficienza delle reti dell’acqua potabile». Nella classifica per «giustizia e sicurezza», Potenza è al 60/o posto e Matera all’83/o; in «cultura e tempo libero», Potenza è all’88/o posto, Matera al 105/o. Per quanto riguarda la parità di genere, Matera è all’82/o posto, Potenza all’86/o.
Due pagine dell’inserito sono dedicate agli «obiettivi di sviluppo sostenibile» indicati nell’Agenda 2030. Nei «goal» dal 12 al 15 (vita sulla terra, consumo e produzione responsabili), Matera risulta al 106/o posto, fra le più lontane dagli obiettivi insieme ad Alessandria, che la precede, e Piacenza, che è ultima.
Secondo il Comune di Taranto, dall’ultima rilevazione del Sole 24Ore sulla «Qualità della vita», per Taranto e la sua provincia ci sono due aspetti che vanno evidenziati: «il primo è quello relativo alle tre posizioni guadagnate rispetto ad un anno fa (si è passati dal 97esimo al 94esimo posto); il secondo, invece, testimonia «il quinto miglior risultato conseguito dal capoluogo ionico negli ultimi 28 anni». «Si tratta - prosegue la nota - di una classifica che, nel confermare il trend positivo già tracciato dalla precedente indagine svolta da Italia Oggi, che ha visto Taranto guadagnare due posizioni rispetto allo scorso anno, evidenzia una costante risalita delle posizioni da parte della città e del suo territorio in diversi settori. Ad esempio, recuperi si sono registrati nell’ambito di «Cultura e tempo libero» (87esimo posto). In quello di «Ambiente e servizi» (Taranto e provincia si attestano all’86esimo posto nonostante per la «raccolta differenziata» siano al 105esimo), o per gli indicatori «Ricchezza e consumi» e «Demografia, società e salute», che vedono il nostro territorio attestarsi in entrambi i casi all’80esima postazione».
«In particolare - conclude il comunicato -, da questi dati emerge come l’Amministrazione Melucci abbia fatto riprendere molte posizioni nelle aree deboli della cultura, della società e della demografia, così come una risalita deve segnalarsi per quanto riguarda la classifica legata alla crescita del PIL, dove siamo 23esimi in graduatoria, o alle «Imprese sociali» (siamo 34esimi) o alle «Diseguaglianze del reddito netto» (siamo 25esimi). Un maggiore impegno dovrà essere profuso per quanto concerne, invece, i settori «Giustizia e sicurezza» (dove occupiamo la 74esima posizione) ed «Affari e lavoro» (siamo 104esimi) dove è stata riscontrata una leggera discesa in graduatoria».