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Velocità, dopo i tutor presto i «Vergilius», ma solo sulle statali

Velocità, dopo i tutor presto i «Vergilius», ma solo sulle statali

 
Gianpaolo Balsamo

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Gianpaolo Balsamo

Velocità, dopo i tutor presto i «Vergilius», ma solo sulle statali

«È un nuovo sistema di rilevamento della velocità in grado di calcolare sia la velocità media tra due portali, usando lo stesso metodo del “Tutor”, sia la velocità istantanea sotto il portale (dove sono installate le fotocamere), come farebbe un autovelox»

Domenica 18 Febbraio 2024, 12:30

Sono considerati uno spauracchio dagli automobilisti italiani ma, in realtà, dopo essere spariti dalla circolazione per alcuni mesi nel 2018 a causa dell’illegittimità del brevetto, i «Tutor» autostrada sono oggi considerati un ottimo deterrente contro chi ha voglia di pigiare l'acceleratore.

I rilevatori elettronici della velocità denominati SICVe e SICVe-PM (più noti agli utenti come sistema Tutor) in questi anni hanno contribuito ad aumentare la sicurezza per chi viaggia in autostrada. Dopo il primo anno dall'installazione, infatti, sulle tratte coperte il tasso di mortalità si è ridotto del 51%.

I tutor, pur essendo installati su tratti stradali di proprietà di Autostrade per l'Italia, sono interamente gestiti dalla Polizia Stradale che, non solo ne programma l'attività definendone le ore di accensione, ma accerta le infrazioni e ne emette i verbali con le relative sanzioni.

In Puglia sono operativi in alcuni tratti dell’A14 e presto, così come avvenuto in altre Regioni d’Italia, il «Tutor» potrebbe essere affiancato anche nel Tacco d’Italia dal «Vergilius», una versione avanzata del «Tutor».

Ma cosa fa il «Tutor» e in cosa differisce dal «Vergilius»?

«Il “Tutor” è stato installato lungo tutte le tratte caratterizzate da tassi di mortalità superiori alla media e oggi sono 176 le tratte controllate dal Tutor, per una lunghezza pari a circa 1670 km di carreggiate autostradali», spiega il dirigente del Compartimento Polizia stradale della Puglia, Luca Speranza.

« Il dispositivo è in grado di rilevare la velocità media lungo specifici tratti autostradali, che hanno una lunghezza compresa tra i 10 ed i 25 km. Il sistema funziona anche di notte ed in qualsiasi condizione climatica, calcolando la velocità media secondo i tempi di percorrenza tra i due portali».

E il «Vergilius»? «È un nuovo sistema di rilevamento della velocità - aggiunge Speranza - in grado di calcolare sia la velocità media tra due portali, usando lo stesso metodo del “Tutor”, sia la velocità istantanea sotto il portale (dove sono installate le fotocamere), come farebbe un autovelox. Al momento in Puglia non sono operativi».

Lo sono, invece, in altre Regioni soprattutto su alcune strade extraurbane: vicino Roma, sulla strada statale «Sorrentina» e sull’autostrada del Mediterraneo Salerno-Reggio Calabria. Ma anche nel Tacco d’Italia, presto potrebbero «accendersi» i «Vergilius» su alcune strade extraurbane (statali, regionali, provinciali e comunali), specie in determinati punti strategici e particolarmente pericolosi.

In ogni caso, sia col «Tutor» che col «Vergilius» che con l’autovelox (il sistema di rilevamento della velocità più conosciuto che consente di determinare la velocità di un’automobile basato sull’emissione e ricezione di una coppia di raggi laser paralleli e invisibili che attraversano la strada perpendicolarmente), le sanzioni sono previste dall’articolo 142 del Codice della strada: ad esempio, superare il limite di velocità di meno di 10 km/h può comportare una multa da 42 a 173 euro, mentre superarlo da 10 a 40 km/h è punibile con una multa da 173 a 694 euro. Tra 40 e 60 km/h oltre il limite la multa va da 543 a 2.170 euro con la sospensione della patente da uno a tre mesi. Chi supera il limite di velocità di oltre 60 km/h è soggetto ad una multa da 845 a 3.382 euro e alla sospensione della patente da sei a dodici mesi. Gli automobilisti, dunque, sono avvisati.

E, proprio perché educazione e prevenzione devono stare nella testa degli automobilisti prima che nelle palette della polizia, «La Gazzetta del Mezzogiorno», d’intesa con il Compartimento Polizia stradale Puglia, ogni settimana, pubblica sul sito internet della Gazzetta l’elenco dei tratti della rete stradale pugliese dove sarà probabile incontrare una postazione di controllo delle velocità della Polstrada. In un’ottica di prevenzione, anziché aspettare che si commetta l’infrazione, è preferibile sempre farsi «vedere» per invitare l’automobilista alla prudenza e a non commettere errori.

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