Il pugliese Ignazio Zullo, senatore di Fratelli d’Italia, è relatore del decreto Sud nella decima Commissione di Palazzo Madama.
Ieri il deputato Pd Claudio Stefanazzi ha detto alla Gazzetta che il provvedimento sembra scritto a Pontida: che ne pensa?
«Capiamo che un centro-sinistra a corto di argomentazioni a volte riscopra vecchie bandiere del passato, come lo scontro tra Nord contro Sud, ma forse prima di farlo qualcuno dovrebbe avere almeno l'onestà di riconoscere che la riforma del titolo V sull’autonomia (unica riforma approvata ad oggi) venne fatto dal Governo D’Alema con il preciso scopo, poi fallito, di provare a rendere l’allora Lega Nord una “costola della sinistra”. Di vero c'è che il decreto sud e coesione è stato scritto a Roma nei luoghi istituzionali ed il titolo V di Dalema è stato scritto a Botteghe oscure».
Ma nel merito del decreto cosa ci dice?
«Ribadisco, capiamo la propaganda ma la realtà è un’altra. Ed è proprio quella di ridurre i divari tra Nord e Sud e attraverso la costituzione di un'unica Zes di consentire, da un lato, di massimizzare nello scenario internazionale l'impatto competitivo dell'intero Mezzogiorno con il suo già rilevante apparato produttivo, che rappresenta un potenziale da valorizzare nelle sue molteplici articolazioni settoriali e territoriali, e dall'altro di consente di eliminare quelle evidenti situazioni di “asimmetria competitiva” già registratesi fra imprese già inserite, o in procinto di insediarsi nelle Zone economiche speciali, e altre aziende che ne sono escluse, e che, come tali, non possono avvantaggiarsi soprattutto delle semplificazioni autorizzative riservate invece alle società in aree Zes»...
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