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Tempa Rossa ancora priva
del piano di monitoraggio

 
tempa rossa

A pochi mesi dal via della produzione procedure non definite. I sindaci insistono specie sui controlli sulle acque

Lunedì 12 Marzo 2018, 11:34

di PINO PERCIANTE

POTENZA - Tempa Rossa è ancora senza piano di monitoraggio ambientale. A pochi mesi dall’inizio delle attività estrattive (indiscrezioni parlano di una partenza fissata per maggio) occorrono ancora degli adeguamenti per avere il via libera definitivo. Nell’ultimo incontro che si è tenuto nei giorni scorsi in Regione, Total ha tentato di fare un passo in avanti. A sentire il sindaco di Gorgoglione, Giuseppe Filippo, la compagnia petrolifera si è impegnata a recepire tutte le prescrizioni di Arpab e Ispra. Filippo ha poi precisato che «la prima bozza è stata depositata nel 2014, ma solo negli ultimi tempi la procedura è stata accelerata. Un altro incontro si è tenuto nel mese di febbraio, in cui è stata presentata l’associazione temporanea di imprese che si occuperà della gestione del progetto». Il piano è stato presentato ai sindaci di Corleto Perticara, Gorgoglione e Guardia Perticara che hanno fatto le loro osservazioni. I primi cittadini chiedono un quadro più dettagliato. Ad esempio, per quanto riguarda il monitoraggio della acque si chiede una localizzazione più precisa dei 42 piezometri, i dispositivi per controllare lo stato di salute delle acque sotterranee. «I piezometri, insieme allo studio idrogeologico presentato di recente – spiega il primo cittadino di Gorgoglione - serviranno anche a misurare meglio il punto zero che, fino a questo momento, a mio avviso, non è stato stabilito con esattezza». I sindaci hanno chiesto che il piano, dopo la serie di adeguamenti, venga trasmesso anche ai Comuni Per il monitoraggio dell’aria è previsto il posizionamento di centraline fisse nelle zone più vicine al giacimento e l’utilizzo di mezzi mobili in quelle più distanti. Un’altra richiesta ha riguardato i dati misurati dalle centraline di rilevamento. «Chiediamo che siano trasmessi direttamente ai Comuni prima ancora che vengano validati da chiunque – afferma Filippo -. Questo perché se prima vengono elaborati e poi ci vengono comunicati non avremo le garanzie che chiediamo dal punto di vista ambientale. Noi vogliamo avere i dati così come sono, allo stato grezzo, vale a dire come escono dalle centraline. Inoltre, abbiamo chiesto un totem, o un rilevatore gps, o meglio ancora un’app, in maniera tale che i cittadini possano ricevere direttamente le informazioni utili alla loro salute. Total è disposta a recepire le nostre richieste ma pone una questione di tempi: la compagnia chiede rapidità perché per i piezometri, ad esempio, ci sono da fare 42 buchi».

ll progetto Tempa Rossa, lo ricordiamo, è gestito da Total E&P Italia (50%) in joint venture con Mitsui E&P Italia (25%) e Shell (25%). Prevede la messa in produzione di 8 pozzi (6 perforati e 2 da perforare ottenute le autorizzazioni); un Centro olio con capacità produttiva giornaliera di circa 50.000 barili di petrolio, 230.000 metri cubi di gas naturale, 240 tonnellate di Gpl e 80 tonnellate di zolfo; un centro di stoccaggio Gpl dotato di 4 punti di carico stradale.

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