La causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Augusto Bertazzoni (1876-1972) - che fu vescovo di Potenza dal 1930 al 1966 - «sarà sottoposta allo studio dei Consultori Teologi» della Congregazione delle cause dei Santi «entro i primi mesi del 2019». Lo ha scritto il Prefetto della Congregazione, Cardinale Angelo Amato, all’arcivescovo di Potenza, monsignor Salvatore Ligorio. Il Cardinale ha scritto all’arcivescovo in risposta a una lettera che quest’ultimo gli aveva inviato nel settembre dello scorso anno per auspicare «un celere prosieguo della Causa di beatificazione e canonizzazione» del Servo di Dio.
Il Prefetto della Congregazione ha precisato che se l’esame dei Consultori Teologi «avrà esito positivo, seguirà a tempo debito, la Sessione Ordinaria dei Cardinali e dei Vescovi». Nel ricordare che «per la beatificazione è richiesto il riconoscimento di un miracolo avvenuto per intercessione dei Servo di Dio e, al momento, nessun caso risulta qui presentato», il Cardinale Amato ha detto che «occorrerebbe, pertanto, invitare i fedeli a diffondere ulteriormente la conoscenza di Monsignor Bertazzoni e ad invocare la sua intercessione nelle loro necessità, con la fiducia di ottenere l’auspicato intervento miracoloso».
Dopo la lettera del Cardinale Amato, un numeroso gruppo di sacerdoti e laici potentini ha scritto a monsignor Ligorio per manifestargli il timore che la causa di beatificazione possa "languire presso la Sacra Congregazione per la cause dei Santi, principalmente per l’intervenuta morte del vicepostulatore, monsignor Gerardo Messina». Nella lettera si sottolinea che «la figura di Mons. Bertazzoni è viva nei cuori di molti di noi che hanno goduto della soavità del Suo servizio pastorale e di molti altri che ne conoscono la fama come di rifondatore della diocesi, vindice della fede, padre dei poveri ed artefice di unità». La lettera, inoltre, esprime l’auspicio che la causa di canonizzazione «giunga almeno alla prima meta, cioè al decreto pontificio di riconoscimento dell’eroicità delle virtù» e che "la fama di santità del nostro Vescovo» sia poi confermata con un miracolo.