PIERO MIOLLA
«Il ministro Galletti dice che siamo in ritardo come Regione nella predisposizione dei progetti sul dissesto idrogeologico? È vero, ma ho preferito rimandare di qualche mese l’approvazione degli elaborati per fare chiarezza su tutti quelli presentati, che sono stati 550». L’assessore regionale alle Infrastrutture, Nicola Benedetto, conferma che la nostra regione è, insieme alla Campania, in ritardo nella prima fase istruttoria di condivisione dell’elenco definitivo degli interventi da finanziare.
Assessore, si parla un giorno sì e l’altro pure di Basilicata a rischio dissesto idrogeologico e poi si scopre che la Regione non ha ancora completato l’elenco degli interventi da finanziare. Come mai?
«Partiamo dal fatto che il sottoscritto è assessore da circa un anno. Quando sono stato nominato mi sono trovato 550 progetti candidati a finanziamento redatti dai comuni lucani. Alcuni di questi, già a prima vista, mi hanno insospettito per incompletezza o eccessiva richiesta di fondi. Faccio un esempio. Pisticci nel 2012 vide polverizzati circa mille ettari di vegetazione a causa di un incendio molto esteso. La vecchia Giunta, quella del sindaco Vito Di Trani, presentò un progetto di rimboschimento e di canalizzazione delle acque per ben 44 milioni di euro. Abbiamo spulciato in quel progetto e ci siamo resi conto che non aveva senso stanziare quella somma per quel tipo di interventi».
Insomma, ci ha voluto vedere chiaro, anche a costo di ritardare la conclusione della fase istruttoria. Non teme di perdere, così, i finanziamenti?
«Era necessario addentarsi nei progetti perché, in caso contrario, determinati elaborati meritevoli di accoglimento sarebbero stati, invece, esclusi. Quando, e parlo di fine settembre, le schede saranno pronte e verrà redatta una graduatoria definitiva di quelle da candidare a finanziamento, credo che il nostro fabbisogno sarà ben superiore ai 9 miliardi di euro che Galletti ha ricordato essere stati stanziati a livello nazionale. Non perderemo i finanziamenti, ma, anzi, riusciremo ad avere fondi per le questioni più urgenti. In primis la frana di Stigliano. A seguire, per le barriere soffolte necessarie per contrastare l’erosione sulla costa jonica. Tornando a Pisticci, poi, sicuramente verrà finanziato il progetto per il rione Scerra e così via, senza dimenticare la frana di Montescaglioso e altri interventi».
Lei ci vuole rassicurare che l’assessorato alle Infrastrutture lavora alacremente, a dispetto delle impressioni?
«Confermo che stiamo lavorando con i tecnici: siamo una delle poche regioni d’Italia, se non l’unica, che ha messo su una vera e propria task force per valutare i progetti e stilare una graduatoria che sia il più possibile conforme alle reali emergenze e necessità per far sì che i fondi, cioè denaro pubblico, non vengano sprecati. Posso dire che, quando si tratta di soldi miei, forse, qualche spreco me lo concedo. Ma quando i soldi sono dei cittadini si può star sicuri che il sottoscritto non li sprecherà», ha concluso Benedetto, augurandosi che «dopo la predisposizione della graduatoria non si verifichino tragedie o nuove emergenze». Altrimenti, par di capire, l’elenco verrebbe stravolto.