Montereale
Ponte chiuso da un anno e siamo a metà dell'opera
Via alla rimozione delle ultime vecchie travi, poi la ricostruzione
di Giovanni Rivelli
Siamo al momento clou: da ieri una mega gru si è messa al lavoro al Parco di Montereale per rimuovere le ultime travi da sopra il ponte. Un’operazione importante e delicata nell’opera di ristrutturazione del collegamento tra il centro storico e il principale polmone verde a suo servizio, che coincide con il «compleanno» della chiusura della zona al traffico.
Ad essere ottimisti, alla riapertura potrebbero mancare circa tre mesi (il tempo di esecuzione delle opere è fissato in 450 giorni) ma se si considerano i soli giorni lavorativi ad oggi ne sono trascorsi appena 251 e i 450 contrattuali arriveranno l’8 giugno 2018. Un termine sul quale, inevitabilmente, bisognerà sommare i giorni di mancato lavoro per maltempo (ad esempio quelli della neve) e così appare realistico pensare (o forse sperare) di essere a metà dell’opera e che cioè il ponte possa riaprire per fine agosto dell’anno prossimo.
Sul cantiere i responsabili della ditta che esegue i lavori sono ottimisti. «Diciamo che dovremmo rispettare la regola» dice un sorridente omone coi baffi impegnato a soprintendere ai lavori di preparazione della gigantesca gru che deve tirare a terra le travi.
Fino ad oggi quelle travi sono state tenute su anche per essere utilizzate come passaggio per gli operai che vi lavoravano a monte al fine di eseguire le opere fin qui possibili. Ora i plinti sono stati risistemati, le gabbie sui pilastri sono state sistemate e, dopo la rimozione delle travi, si procederà ad «armare» le stesse pile per la nuova gettata di cemento che servirà a rendere più forte quella struttura che il tempo aveva indebolito.
Finita questa fase si procederà al rifacimento dell’impalcato che avrà una nuova struttura in acciaio. Si procederà successivamente alla bitumazione della carreggiata, al rifacimento di marciapiedi e ringhiere, oltre all’installazione di un nuovo impianto di illuminazione a led.
Un traguardo visto come la luce in fondo al tunnel da parte dei residenti che, oramai da un anno, hanno visto stravolte le normali regole di circolazione in favore di nuove regolamentazioni precarie e instabili per tener presenti le esigenze di sicurezza in occasione dei lavori. E in questi giorni, proprio per far entrare in azione la pesante gru, i divieti sono cresciuti e i disagi si sono moltiplicati. L’unica consolazione è che siamo a metà dell’opera.