Sabato 06 Settembre 2025 | 23:36

Senise, per l'asilo chiuso
indagato anche il sindaco

 
Nicola PEPE

Reporter:

Nicola PEPE

Senise, per l'asilo chiusoindagato anche il sindaco

Domenica 26 Marzo 2017, 10:48

Senise - Nuovi guai giudiziari per il sindaco di Senise Giuseppe Castronuovo. Dopo il processo in corso per una presunta diffamazione, è finito nuovamente sotto inchiesta. Questa volta le ipotesi di reato sono abuso d’ufficio e falso in atto pubblico. E’ l’ultimo sviluppo nell’indagine sulla scuola materna di Largo Cesare Donnaperna, che doveva passare dall’Opera Nazionale per il Mezzogiorno all’associazione «Sacro cuore».
Nello scorso mese di febbraio, ricordiamo, il pubblico ministero di Lagonegro ha chiesto il rinvio a giudizio per due funzionari del Comune accusati di abuso, omissione e rifiuto di atti d’ufficio. Le indagini, però, non si sono fermate. Il lavoro degli inquirenti è proseguito e oggi ha prodotto anche il coinvolgimento del sindaco. L’iscrizione di Castronuovo nel registro degli indagati è un atto compiuto nell’ambito del sequestro dello stabile che ospita l’istituto scolastico. Il provvedimento è stato disposto lo scorso 23 marzo dal gip di Lagonegro, Rosamaria de Lellis. La vicenda risale a poco più di anno fa. Era il 17 febbraio del 2016 quando il sindaco dispose la chiusura della scuola sulla base di una relazione dell’ufficio tecnico che giudicava l’edificio non in regola con i requisiti di staticità ed agibilità e con la normativa antincendio . A ricorrere alla magistratura è stata l’associazione «Sacro cuore». Le indagini avrebbero accertato che l’ordinanza sarebbe basata su dati falsi, ossia l’edificio non era da chiudere perché l’agibilità c’era e certificata da documenti firmati dallo stesso Comune, e l’adeguamento antincendio non era necessario. Per la stessa vicenda Castronuovo era stato già indagato una prima volta e proprio in questi giorni il gip, Vincenzo Saladino, aveva archiviato tutto. La denuncia era partita sempre dall’associazione «Sacro Cuore». Ora la vicenda torna a galla con una seconda indagine scaturita da un nuovo esposto dell’associazione che, giovedì scorso, ha portato al sequestro della struttura.
Sulla doppia indagine interviene il difensore di Castronuovo, l’avvocato Donatello Genovese, che alla Gazzetta osserva: «C’è una contraddizione tra giudici dello stesso ufficio: un gip archivia e un altro gip accusa. Ma sono fiducioso che si chiarirà tutto e l’operato del sindaco risulterà corretto. L’edificio è fatiscente – aggiunge il legale - ha il tetto sfondato e presenta tutta una serie di criticità che comportano dei pericoli per i bambini. Non c’è una certezza sull’idoneità di quell’immobile costruito molti anni fa. Ci riserviamo di chiedere un sopralluogo da parte degli uffici del genio civile e dei vigili del fuoco. Sia il sindaco che i tecnici del Comune – conclude l’avvocato Genovese -non hanno nulla di personale contro l’associazione».[p.p.]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)