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09 Dicembre 2016
di Pino Perciante
LATRONICO - Uno dei ricami più preziosi è il merletto, da sempre una delle eccellenze della tradizione italiana, tanto che le diverse zone hanno prodotto pizzi che si differenziano per qualità e grossezza del filo usato ma anche per il tipo di disegno e la varietà dei punti utilizzati. Per tutelare quest’arte antica è nato un progetto fermamente voluto da Felicetta Gesualdi, presidente dell’associazione «Il tassello» di Latronico, e Maria Vittoria Ovidi Pazzaglia, presidente dell’associazione «Bolsena ricama», per far riconoscere dall’Unesco il merletto italiano come patrimonio immateriale dell’umanità. A sostegno della candidatura una rete di comitati che comprende oltre a Latronico e Bolsena, anche Bologna, Bosa, Cantù, Chiavari, Chioggia, Forlì, Gorizia, L’Aquila, Meldola, Orvieto, Rapallo, Sansepolcro, Santa Margherita Ligure, Varallo e Venezia con Burano e Pellestrina.
A supportare il merletto nei confronti dell’Unesco, in questi giorni si sta tenendo a Latronico un evento nazionale organizzato dall’associazione «Il Tassello» in collaborazione con il Comune. La XVI edizione del premio «Tassello», in programma domani alle 21 . 30, nell’aula magna dell’istituto comprensivo, quest’anno è dedicata agli stilisti che hanno realizzato abiti da sposa con l’arte del «puntino ad ago» di Latronico, tradizione unica in Italia. I designer in passerella sono Pompea Lofrano e Antonietta Milione, di Latronico, Anna Maria Ielpo, di Lauria, Sandra Blumetti, di Senise, Patrizia Gigante, di Lecce, Daniela Iacovino di Potenza e Angelo Inglese di Ginosa, in provincia di Taranto. Quest’ultimo presenta una collezione di camicie di pizzo.
Le «Città del merletto» è, invece, il nome scelto per la mostra nello spazio Cantisani, nella piazza principale del paese. La finalità di questa due giorni del ricamo è anche la creazione di una rete di condivisione di tecniche, creatività, ed esperienze fra le maestre merlettaie. Infatti, ogni città ha una sua peculiarità distintiva. Il protocollo per la candidatura del merletto italiano a patrimonio dell’Unesco è stato firmato a giugno scorso.
«Abbiamo realizzato un progetto importante che valorizza la nostra storia e il nostro territorio e, allo stesso tempo, crea un filo diretto tra culture e tradizioni delle diverse città italiane custodi di quest’arte millenaria», ha dichiarato il sindaco di Latronico, Fausto de Maria. Sul ruolo delle donne che solo pochi decenni orsono realizzavano con le proprie mani il corredo nuziale di cui ogni singolo lenzuolo, asciugamano, tovaglia era una piccola opera d’arte si è soffermata la presidente dell’associazione «Il Tassello», che auspica poi che il testimone di questa antica tradizione, fonte anche di sostentamento, riesca a passare alle nuove generazioni .
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