Nove uomini sono stati arrestati dalla Polizia nell’ambito delle indagini sulle proteste scoppiate nei giorni scorsi nel Cpr di Palazzo San Gervasio (Potenza). Secondo quanto si è appreso nel capoluogo lucano, due uomini sono stati arrestati in flagranza di reato, mentre per altri sette, dopo la visione delle immagini registrate durante le proteste, il provvedimento è stato disposto in flagranza differita, come previsto dal Decreto sicurezza 2025, diventato legge, con il voto del Senato, lo scorso 4 giugno.
Confermato il carcere per uno degli arrestati
Sono stati convalidati gli arresti eseguiti dalla Polizia per nove uomini (due in flagranza di reato e sette in 'differita) coinvolti nei giorni scorsi in proteste e disordini nel Cpr di Palazzo San Gervasio (Potenza).
Dopo l’udienza di convalida per i due arrestati in flagranza di reato, il gip del capoluogo lucano ha deciso che uno, il promotore - secondo gli investigatori - della protesta, resti in carcere, mentre l’altro, per il quale non è stata disposta alcuna misura cautelare, sarà trasferito in un altro Centro per il rimpatrio.
Per gli altri sette - che erano stati arrestati in flagranza differita, come previsto dal Decreto sicurezza 2025 - si è tenuto il processo per direttissima, al termine del quale non è stata disposta alcuna misura cautelare, con il conseguente trasferimento in altri Cpr.
Le proteste e i disordini erano scoppiati nei giorni scorsi in occasione del primo anniversario della morte di Oussama Darkaoui, un 22enne marocchino deceduto il 5 agosto 2024 all’interno del Cpr di Palazzo San Gervasio. Sulle cause della morte è in corso un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza.