SAVOIA DI LUCANIA - I murales dell’artista “Attorrep“ fanno parte di una serie di opere utili al rilancio e alla rivalutazione del territorio proponendosi di continuare il lavoro iniziato con OSA Operazione Street Art, il festival originario nato nel 2017. Ridare linfa vitale alle tradizioni tipiche del luogo attraverso interventi di arte urbana ispirati ai canti popolari e al patrimonio folcloristico di Savoia di Lucania è questo lo scopo dell’iniziativa che ha visto Antonio Perrotta realizzare tre significative opere murali per il piccolo borgo lucano ripercorrendo le radici culturali narrate nei canti salviani. “Tramite la comprensione e la conoscenza del territorio, delle antiche tradizioni popolari e la conservazione del patrimonio musicale salviano quale narrazione di un popolo, di un patrimonio fatto di vita contadina, serenate, momenti relazionali e conviviali si riscoprono e rivalutano le proprie radici che possono, così, diventare una sorta di ponte interculturale tra le generazioni passate e quelle future“ racconta il direttivo dell’Associazione Savoia Terra Mia che ha ideato il progetto “Cantare la tradizione“ progetto finanziato da Regione Basilicata, Comune di Savoia di Lucania e APT Basilicata nell’ambito delle “Iniziative di promozione e comunicazione del Patrimonio Culturale Intangibile della Basilicata”. Il racconto prosegue grazie alla maestria dell’artista Antonino Perrotta che a Savoia di Lucania ha realizzato i tre murales che vanno ad arricchire il “Parco Murales della Valle più dipinta di Italia” di cui il comune lucano fa parte. Il primo murale è dedicato al canto popolare del borgo più conosciuto “Lu marean-la Salviana” e contiene gli elementi che rievocano i temi del canto: dal corteggiamento attraverso la musica e l’accettazione dello stesso da parte dell’amata e della madre che porge al corteggiatore un cuscino, al triste tema della partenza e della guerra. “La verde spina” che trattiene la gonnella dell’innamorata è tra le similitudini d’amore più tenere della tradizione salviana. Il secondo murale riprende uno stornello salviano nei cui versi è descritta l’arte del setacciare il grano. Dopo la mietitura che avveniva con la falce nei campi di grano, le donne salviane erano solite ripulire il grano davanti le proprie case o nel giardino utilizzando appunto il setaccio. Ciò che colpisce nello svolgere tale attività è il gesto, la posizione delle dita della mano, raggruppate l’una sulle altre per potere discernere il grano pulito. Il terzo murales è dedicato ad una delle tipiche conte salviane, la “Cova Cova Lene” in forma di filastrocca, risalente ai primi anni Cinquanta usata dai bambini per la conta del gioco a nascondino. Nel murale due bambini di diversa nazionalità giocano sottolineando anche l’importanza del tema dell’inclusione. Nella vita quotidiana, come nel gioco, non esistono differenze di alcun genere, la diversità è un valore aggiunto, è ricchezza. Il festival Osa sarà in programma dal 19 marzo fino al 30 giugno.

In corso il festival «Osa». I murales dell’artista “Attorrep“ fanno parte di una serie di opere utili al rilancio e alla rivalutazione
Domenica 24 Marzo 2024, 11:27